Fashion Retail e Sostenibilità: stiamo davvero affrontando l’esigenza green?
Sommario:
La scelta di essere sostenibili anche nelle nostre azioni quotidiane non è più un optional, ma un’esigenza necessaria che deve concretizzarsi in un’economia intrinsecamente circolare.
Ecco perché la tendenza ad essere più green è un tema all’ordine del giorno anche nel retail, dove viene declinato in numerosi ambiti: logistica, riciclo, tracciabilità, dematerializzazione, sell/ecommerce, store design, filiera corta, biologico e quant’altro.|

Cosa ci dicono i dati sul settore Retail?
Considerando il fatto che l’industria del Fashion Retail è la seconda industria più inquinante a livello mondiale e il suo effetto non è al momento destinato a scendere. Entro la fine del 2030 la produzione di abbigliamento aumenterà quasi all 65% facendo aumentare le emissioni industriali di CO2 (contro il 2% del 2015) a livello mondiale.
La domanda è se effettivamente si riesca a fornire un’offerta green con un concreto riscontro da parte delle imprese del Fashion Retail. Dagli ultimi studi effettuati emerge che gli italiani stanno adottando sempre di più comportamenti sostenibili, sia per una questione ambientale che per contrastare il carovita. A differenza dello scenario passato, oggi le nuove generazioni sono disposte a pagare dei prezzi più alti adottando il trend del Consumo Consapevole con un occhio di riguardo all’ambiente.
Fast Fashion: tra innovazione e noleggio dei capi
Anche il Fast Fashion si avvicina sempre di più alla tendenza Green come nel caso di H&M che oltre a promuovere la collezione “Conscious Choice”. Quest’ultima presenta dei capi realizzati con materiali riciclati ma soprattutto riciclabili. Con “Conscious Exclusive” lancia anche il noleggio dei capi che fanno parte della collezione. Inoltre la collezione premium ha permesso di realizzare la collaborazione con Orange Fiber, azienda Italiana nata Catania che produce tessuti sostenibili a partire dai sottoprodotti di tutti gli agrumi. Poche ore dopo il lancio il top in tessuto Orange Fiber è andato Sold Out. Sempre con H&M è nato il Garment Collecting Program. Quest’ultimo è un progetto che invita i clienti del brand a consegnare i propri vestiti usati in store così da poterli riciclare.
Risultati dell’iniziativa Garment Collecting Program:
(in miliardi di dollari USA)
Quali sono gli altri esempi virtuosi del settore?
Altre iniziative sostenibili sono state svolte da imprese come Vitelli, un brand emergente italiano, in cui la produzione è realizzata solo con gli scarti dell’industria della maglieria che altrimenti andrebbero in discarica. Questi vengono poi trasformati nel materiale che ha un effetto infeltrito tipico del marchio – chiamato Doomboh.
Non mancano imprese che fanno della Sostenibilità l’unica direzione come L’Occitane che incoraggia il pubblico a partecipare ai suoi programmi eco-compatibili ma non solo, il nuovo negozio situato nel Pacific Place Mall offre prodotti confezionati in bottiglie riciclate al 100% e shampoo, balsami, gel doccia e lavaggio a mano ricaricabili. North Sails invece punta ad un futuro più Green impiegando nei loro punti vendita ferro e legno riciclati, nonché le vele usate provenienti dalle velerie North Sails.
Previsione del valore di mercato del fast fashion dal 2021 al 2026:
(in miliardi di dollari USA)
Anche in questo caso il Fast Fashion non si tira indietro e Benetton decide di lanciare a Firenze un format di store all’insegna della sostenibilità con costi energetici ridotti del 20%, con sensori che monitorano i consumi in base all’afflusso dei clienti.Questo permetterebbe una riduzione del costo dell’energia per i negozi retail.
Mango invece presenta all’interno del nuovo negozio di Düsseldorf materiali tradizionali, artigianali, sostenibili e naturali tra cui ceramica, tufo, legno, marmo, sparto e pelle insieme ad illuminazione e aria condizionata eco-efficienti. A questo punto è chiaro che l’adozione di soluzioni di edilizia sostenibile aumentano il valore del brand e dello Store insieme ad una riqualificazione degli impianti elettrici e di riscaldamento e/o condizionamento pensando di adottare sistemi per la fornitura di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Aggiornato su 1 Giu, 2023
Giada Ravalli