Contatore a gas: a cosa serve e come fare la lettura

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Sommario Il contatore del gas si trova in tutte le case e con l’avvento dei nuovi contatori elettronici si è risolto il problema dei tecnici del gestore gas che dovevano recarsi presso l’abitazione dei clienti per controllare i valori numerici sull’apparecchio.

Se si affronta il tema delle forniture gas, allora è bene prendere in considerazione anche il contatore gas, ovvero quello strumento che consente di misurare i consumi effettuati da una utenza ben precisa.

Cos’è un contatore a gas e a cosa serve

Legenda del Contatore Gas
Dove trovare il contatore gas? Balcone, Pianerottolo delle scale o vano comune del condominio
Quali sono i vantaggi del contatore elettrico? Display elettronico, Misurazione precisa dei consumi, Telecontrollo da remoto
Quando fare la lettura? 1 volta all’anno per consumi fino a 500 Smc/anno, 1 volta ogni 6 mesi per consumi tra 501 e 5000 Smc/anno, 1 volta al mese per consumi >500 Smc/anno 
Cos’è il PDR Rappresenta il codice unico del contatore di gas
Come fare la prima attivazione del contatore gas? Allegato H Delibera 40, Allegato I Delibera 40, Certificazioni su progetto impianto e dettagli realizzazione

Non troppi anni fa questo apparecchio era solo analogico e riportava il consumo con una serie di numeretti in rosso e in nero. Arera, l’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico, oggi ha realizzato dei contatori elettronici che permettono di eseguire la lettura da remoto e anche di mettere l’utente in condizione di avere a disposizione più informazioni.

A differenza dei contatori di vecchia generazione inoltre, i contatori elettronici garantiscono una lettura molto più precisa grazie a sensori molto sensibili.

In particolare il contatore gas elettronico trasmetterà i dati dell’utenza al fornitore senza dover attendere l’autolettura. Inoltre questo va molto bene anche per il consumatore, che non si vedrà più consegnare bollette con consumi stimati che andranno poi corrette da bollette di maxi conguaglio.

I vari distributori ora stanno già sostituendo i contatori gas vecchia generazione con contatori gas elettronici nuovi che garantiscono elevata praticità e sicurezza. Con i contatori elettronici i fornitori potranno eseguire tutta una serie di operazioni da remoto, senza più doversi presentare fisicamente presso l’abitazione dell’utente.

Scopri come programmare il contatore del gas in un appartamento frazionato, condiviso con altre persone.

Il vecchio contatore a gas: come funziona

Come funziona il contatore del gas vecchia generazione? Si tratta di un modello a membrana che ha, al suo interno, due camere di un volume noto che si muovono in modo alternato e che fanno girare il totalizzatore sul quadrante. A ogni ciclo di riempimento e svuotamento di queste camere, in sostanza, si registra il consumo di un preciso quantitativo di gas naturale che viene indicato nel quadrante dai numeretti.

Oltre a questi contatori a membrana ce ne sono anche di altra tipologia come quelli a pistoni rotanti e a turbina che di solito vengono utilizzati per portate di gas maggiori.

Attenzione perché il distributore può comunicare da un momento all’altro di dover provvedere alla sostituzione dei vecchi contatori con contatori elettronici

In questo caso l’utente non potrà in alcun modo rifiutarsi in quanto la sostituzione dovrà avvenire per forza. Si tratta però di una sostituzione che avvantaggia proprio l’utente finale.

Spostare il contatore del gas è un’operazione per cui è bene seguire i consigli di una guida.

Come funziona il contatore gas elettronico

I nuovi contatori gas elettronici presentano numerose differenze rispetto ai vecchi modelli, principalmente per il display digitale che fornisce informazioni in tempo reale sulla fornitura del gas. Sebbene il funzionamento tecnico sia simile ai vecchi modelli, con due camere che misurano il volume del gas consumato, i contatori elettronici registrano e trasmettono i dati in metri cubi al fornitore.

I contatori elettronici più moderni dispongono anche di una valvola elettronica programmabile da remoto che può bloccare il passaggio del gas senza l’intervento fisico di un tecnico con la chiave per la valvola del contatore.

Le informazioni riportate sul display includono:

  • Consumi di gas
  • Codice PDR
  • Codice cliente
  • Portata massima del gas
  • Stato della valvola
  • Presenza di eventuali problemi.

I contatori gas sono classificati con la lettera G seguita da un numero che identifica la portata. I più comuni per uso domestico sono i G4 e G10. Inoltre, spesso dispongono di un’elettrovalvola per rilevare fughe di gas. Qualora non ci fosse l’elettrovalvola, è consigliabile utilizzare un rilevatore di gas, così da mettere la casa in completa sicurezza.

Scopri cos’è la potenza termica del contatore del gas e le diverse fasce di contatori, dal G4 al G6 e al G10.

Differenze tra vecchio e nuovo contatore elettronico del gas

Ma che differenze ci sono tra i vecchi contatori e quelli di nuova generazione? Soprattutto il display digitale, che permette a chiunque, anche agli utenti meno tecnologici, di reperire subito una vasta gamma di informazioni utili sulla propria utenza. I nuovi contatori elettronici funzionano in modo analogo rispetto a quelli vecchi, ma i consumi vengono registrati e indicati nel display. In alcuni apparecchi si trova anche una elettrovalvola, che serve a intercettare il flusso di gas e può essere comandata anche da remoto.

Ricordiamo che il contatore del gas riesce a misurare il volume di gas che passa attraverso l’apparecchio stesso in determinate condizioni di temperatura e pressione. Un contatore è lo strumento ideale per conoscere il quantitativo esatto di metri cubi di gas consumati dall’utente.

La sostituzione del vecchio contatore gas con quelli elettronici

La sostituzione dei vecchi contatori gas con quelli moderni è iniziata già dal 2013, secondo le modalità e le tempistiche fissate dall’Autorità. Infatti Arera ha obbligato tutti i distributori locali a sostituire gradualmente tutti i loro contatori con nuovi contatori digitali. Questi nuovi contatori potranno trasmettere i dati a un centro operativo comune collegato mediante tecnologie wireless.

Chiaramente la sostituzione del contatore è completamente gratuita per il cliente finale ed è una operazione della durata di circa due ore.

Sostituzione Contatore: tempistiche

Ogni cliente verrà informato con largo anticipo (minimo 10 giorni) della sostituzione del contatore, così da poter eventualmente spostare l’appuntamento fissato. Qualora il contatore gas non fosse fisicamente all’interno della casa, la presenza del cliente non sarà necessaria per la sostituzione. In caso contrario invece la presenza del cliente, o di un suo delegato, sarà necessaria.

Al termine della sostituzione il tecnico dovrà redigere un verbale con sopra riportato il consumo del contatore sostituito.

Dove trovare il contatore gas?

Il contatore altro non è che il punto di giunzione tra la rete dei metanodotti, che trasportano il gas naturale, e l’impianto privato della casa dell’utente. Non esiste un unico posto ideale dove installare il contatore gas ma di solito, ove possibile, si tende a posizionarlo in ambienti esterni.

Generalmente il contatore gas può essere posto all’esterno dell’abitazione:

  • Balcone
  • Vano comune del condominio
  • Armadietto sul pianerottolo delle scale
  • Confine di proprietà.

In alcuni casi il contatore gas può essere posizionato anche all’interno dell’abitazione stessa:

  • Garage
  • Cantina
  • Ingresso
  • Armadietto.

Chi è il proprietario del contatore del gas?

Sia che si tratti del nuovo contatore gas o di un contatore gas di vecchia generazione, è importante chiarire che l’utente non è il proprietario, bensì il distributore locale. Infatti il distributore locale è il soggetto incaricato di trasportare il gas nell’ultimo tratto fino alla casa dell’utente domestico ed è anche il gestore e responsabile dei contatori gas collegati.

Dunque ogni contatore appartiene a un distributore e, in caso di cambio del fornitore gas, il distributore resterà sempre lo stesso. Dopo la progressiva liberalizzazione del mercato energetico infatti le attività di distribuzione e di vendita sono state separate anche per non mandare in confusione l’utente finale. Per richiedere operazioni come voltura, subentro, aumento di potenza e così via bisognerà, quindi, contattare sempre il fornitore e non il distributore locale. Il distributore locale è anche colui che eseguirà la lettura del contatore e che poi comunicherà i dati al fornitore per la fatturazione.

Quando contattare il distributore

Quindi bisognerà contattare il distributore solo in presenza di una perdita di gas o di un guasto al contatore, oppure per richiedere operazioni da eseguire sul contatore, come lo spostamento o la verifica, ma in questi casi solo quando il contatore risulta essere chiuso. In caso di utenza attiva il cliente dovrà sempre passare dal filtro del fornitore anche per queste operazioni.

Come leggere il contatore del gas

L’autolettura del contatore del gas è essenziale per monitorare i consumi e comprendere l’andamento delle bollette. Permette di rilevare autonomamente i consumi durante un determinato periodo, senza aspettare l’intervento di un tecnico, garantendo un maggiore controllo sulle spese energetiche e prevenendo sorprese in bolletta.

La lettura del contatore può essere effettuata manualmente, leggendo i numeri sul dispositivo, o tramite applicazioni dedicate o dispositivi di telelettura, a seconda del tipo di contatore presente. Dopo aver individuato il contatore e annotato i numeri presenti sul display, i dati devono essere trasmessi all’azienda fornitrice tramite il sito web del fornitore, un’app dedicata o per telefono.

Effettuando l’autolettura e trasmettendo i dati all’azienda fornitrice, si ottiene una bolletta basata sui consumi effettivi, evitando stime approssimative. Monitorare regolarmente i consumi permette di individuare eventuali anomalie, come aumenti improvvisi dovuti a malfunzionamenti o perdite di gas, consentendo interventi tempestivi per risolvere il problema e garantire la sicurezza dell’impianto.

L'autolettura è indispensabile per mantenere sotto controllo i consumi energetici e assicurarsi una fatturazione precisa

Effettuare questa operazione periodicamente permette di evitare sorprese sulla bolletta e di intervenire rapidamente in caso di irregolarità, assicurando un utilizzo efficiente ed economico dell’energia domestica.

Cos’è il codice PDR e dove si trova

Sempre parlando di come è fatto il contatore del gas, tutti avranno sentito nominare, almeno una volta, il codice PDR. Stiamo parlando di un codice univoco che va a identificare il punto di fornitura (punto di riconsegna). Quindi con il PDR si va a indicare, in modo molto preciso, la posizione fisica del contatore gas e il codice viene assegnato a una data utenza al momento dell’allacciamento alla rete di trasporto gas metano.

dove trovare il codice pdr sul contatore del gas?

Al cambiare del nome dell’intestatario dell’utenza, il PDR resterà sempre lo stesso e questo perché non va ad individuare l’utente, bensì la posizione geografica del contatore. Il codice PDR è composto da 14 cifre di cui 4 vanno a identificare il distributore locale mentre le altre 10 l’utente. Osservando le prime 4 cifre del PDR si potrà già capire quale sia il distributore locale di riferimento. Il codice PDR è disponibile sia sulla bolletta del gas emessa dal fornitore, sia sul display del contatore gas elettronico. Ma a cosa serve esattamente il codice PDR?

A cosa serve il PDR?

Una volta chiarito cos’è e dove trovare il PDR, non resta che comprendere a che cosa serve. Il PDR è un codice davvero molto importante, che servirà all’utente per fare comunicazioni o richieste al proprio fornitore energetico. Ad esempio, qualora si dovesse stipulare un nuovo contratto di fornitura o richiedere un subentro o una voltura, verrà sempre richiesto il codice PDR.

Qualora non si avesse un contatore del gas elettronico e non si potessero recuperare vecchie bollette, allora l’unico modo per recuperare il codice PDR sarà inviare una richiesta scritta via fax al distributore locale.

Cos’è il numero di matricola del contatore e dove si trova

Parlando di contatore del gas, è inevitabile fare riferimento al PDR, al codice cliente e al numero di matricola del contatore. Questo numero identifica in modo univoco ogni contatore del gas ed è definito dal produttore dell’apparecchio. Ogni contatore ha quindi un proprio numero di matricola, diverso da tutti gli altri.

Il numero di matricola è un codice numerico, generalmente composto da 6 o 8 cifre e si trova stampato direttamente sul contatore. Inoltre,è possibile trovarlo anche su una vecchia bolletta del gas, nel riquadro che riporta le caratteristiche della fornitura.

Come funziona l’autolettura del contatore gas

Il contatore del gas, sia quello meccanico che quello elettronico, riporta i dati dei consumi consentendone la lettura autonoma. E’ davvero molto importante per l’utente sapere come leggere il contatore gas per conoscere nel dettaglio i propri consumi, anche per scegliere le offerte migliori da parte dei fornitori gas del libero mercato o del mercato a maggior tutela. Occorre, comunque, sempre ricordare che il mercato tutelato andrà a cessare nel 2022 (tariffe scelte ogni tre mesi dall’Arera). Per leggere i consumi gas sul contatore meccanico di vecchia generazione, sarà sufficiente controllare i numeri in nero riportati sulla parte frontale del contatore stesso.

Invece in caso di nuovi contatori digitali bisognerà, per prima cosa, accendere il display e si troveranno subito tutti i dati utili relativi ai consumi. Saper leggere il contatore gas non serve solo ad acquisire consapevolezza per l’utente, ma anche a procedere con l’autolettura. Fare l’autolettura significa comunicare al proprio fornitore i propri consumi, così da ricevere solo bollette realmente corrispondenti ai consumi senza bollette di conguaglio.

Ogni fornitore inserisce in bolletta le informazioni relative al periodo in cui sarà possibile comunicare l’autolettura. Si potrà anche chiamare il servizio clienti del fornitore per farsi aiutare con la lettura contatore gas, per comunicare l’autolettura e ricevere tutte le informazioni utili.

La lettura del contatore gas da parte del distributore

Come già detto il distributore locale è quello che si incarica della lettura regolare del contatore gas. Nel caso delle utenze domestiche, secondo le disposizioni dell’Autorità, la lettura dovrà essere effettuata almeno una volta l’anno. Infatti secondo l’Arera, la lettura dovrà avvenire:

Quando bisogna dare la lettura del contatore gas?
1 volta all’anno Per consumi inferiori 500 Smc/anno
1 volta ogni 6 mesi Per consumi compresi tra 501 e 5000 Smc/anno
1 volta al mese Per consumi superiori a 5000 Smc/anno

Come agire in caso di cattivo funzionamento del contatore gas

Di solito i contatori sono sempre controllati e quindi ben funzionanti, ma può sempre capitare di trovarsi a gestire un guasto o un mal funzionamento dell’apparecchio. Chi avesse dei dubbi sul corretto funzionamento del proprio contatore gas, potrà richiedere una verifica in qualsiasi momento al proprio fornitore, ovvero all’operatore del libero mercato o mercato tutelato con cui si ha attivo il contatto di fornitura gas.

Qualora dal controllo del contatore il tecnico dovesse appurare l’effettiva esistenza di un malfunzionamento, si provvederà automaticamente alla sostituzione del contatore, senza che questo comporti una spesa per il cliente. Attenzione però perché se il controllo del tecnico non dovesse appurare l’esistenza di guasti, la spesa sarà tutta a carico del cliente.

Il display non si accende, che fare?

Un display spento e non leggibile è uno dei guasti più comuni nei contatori di ultima generazione. Sebbene possa sembrare un problema minore, non va sottovalutato. Quando il display è perennemente spento, il contatore non può comunicare i dati al distributore, bloccando così la trasmissione delle informazioni. Senza letture reali, il fornitore sarà costretto a fatturare sulla base di consumi stimati, causando possibili disagi:

  1. Consumi sovrastimati: Se il fornitore calcola consumi eccessivi, le bollette saranno più alte del normale, facendo scattare l’allarme per un disservizio
  2. Consumi sottostimati: Se i consumi sono sottostimati, si rischia di ricevere un conguaglio improvviso e oneroso.

È consigliabile controllare sempre il tipo di letture fatturate dal fornitore. Se le letture sono stimate, è importante comunicare l’autolettura nei tempi e modi stabiliti dal fornitore per verificare il corretto funzionamento del contatore. Se il menu del contatore è inaccessibile a causa di un display guasto, bisogna aprire una segnalazione attraverso il fornitore, che inoltrerà la richiesta al distributore. Di solito, il contatore verrà sostituito gratuitamente entro pochi giorni. Inoltre, con l’apertura del reclamo, è possibile sospendere temporaneamente i pagamenti in attesa della verifica, per confrontare i consumi stimati con quelli effettivi.

Come agire in caso di odore di gas

In questo caso la prima cosa da fare, per mettere in sicurezza l’ambiente domestico e le persone che ci vivono, è chiudere il rubinetto generale dell’impianto. Di solito si trova in casa, ma si potrà anche chiudere il rubinetto generale direttamente sul contatore del gas. Dopo aver chiuso il rubinetto bisognerà chiamare il numero del pronto intervento del distributore locale e non il fornitore, in quanto, sarà sempre il distributore a dover intervenire per guasti al contatore o alla rete di distribuzione.

E’ possibile spostare il contatore del gas?

In determinate situazioni ci si può trovare a dover richiedere lo spostamento del contatore. Bisognerà agire in modi diversi a seconda della situazione specifica. Ad esempio in caso di contatore chiuso, e quindi con fornitura di gas non attiva, questo significa che non esisterà alcun contratto attivo e che quindi bisognerà contattare il distributore locale.

Invece in caso di contatore aperto, e quindi di un contratto di fornitura attivo, bisognerà contattare quanto prima il fornitore gas con cui si è stipulato il contratto. Dopo aver inviato la richiesta il cliente verrà contattato per un sopralluogo del tecnico del distributore, che dovrà verificare la fattibilità dell’intervento. Si riceverà successivamente un preventivo che conterrà tutte le disposizioni tecniche per i lavori da eseguire e i costi a carico del cliente.

Solo dopo l’eventuale accettazione del preventivo da parte del cliente inizieranno i lavori veri e propri. Per quanto riguarda il costo dello spostamento del contatore gas, molto dipenderà dalla natura dei lavori. In genere si può andare da circa 200-300 euro per dei lavori semplici fino ai 700-800 euro per lavori più complessi.

La prima attivazione di un contatore gas

Per quanto riguarda la prima attivazione di un contatore gas, per capire come procedere bisognerà sempre verificare la situazione specifica. Se ci si trovasse in una casa dove il contatore non è presente, bisognerà richiedere la prima attivazione del contatore. In questo caso specifico ci si dovrà relazionare con la società distribuzione a cui bisognerà presentare una serie di documenti contenenti i dettagli tecnici e le modalità di costruzione dell’impianto nel rispetto della normativa.

All’interno della modulistica bisognerà quindi presentare:

  • Allegato H Delibera 40 Arera: compilato e firmato dal cliente che fa richiesta di attivazione
  • Allegato I Delibera 40 Arera: compilato e firmato dall’installatore
  • Certificazioni su progetto impianto e dettagli realizzazione.

Si potrà presentare la documentazione anche dopo la domanda di attivazione, ma mai oltre 90 giorni dalla stessa. La prima attivazione del contatore gas verrà realizzata da un tecnico specializzato del distributore di zona, che dovrà eseguire una prova di tenuta a cui seguirà l’attivazione del contatore gas.

L’attivazione fornitura contatore gas

Se invece ci si trovasse nella situazione di un contatore già esistente e funzionante, bisognerà procedere con l’attivazione della fornitura. Sarà necessario inoltrare la richiesta di fornitura, con annessa documentazione, al fornitore con cui si ha intenzione di sottoscrivere il contratto gas. Ecco i dati che serviranno per inoltrare la domanda:

  • Dati intestatario del contratto
  • Indirizzo di fornitura
  • Tipo di utilizzo del gas (cucina, acqua calda, riscaldamento).

E in caso di contatore gas presente ma non attivo?

Come richiedere la riattivazione del contatore

Nel caso il contatore gas sia presente ma non attivo bisognerà per prima cosa riattivare il contatore. Anche in questo caso, basterà scegliere il fornitore con cui si intende stipulare il contratto e fare una domanda unica di attivazione della fornitura e riattivazione contatore.

Il nuovo fornitore dovrà poi inviare la domanda al distributore locale, che si incaricherà della riattivazione del contatore da remoto o con l’intervento tecnico. La riattivazione del contatore dovrà, per forza di cose, avvenire entro dieci giorni lavorativi dalla data di trasmissione della richiesta. I costi variano da distributore a distributore e dipendono anche dall’impianto.

Se si parla invece di voltura, ovvero di un semplice cambio intestatario del contratto gas con il contatore attivo, non si dovrà richiedere alcuna riattivazione del contatore. Inoltre quando si opera una voltura il nuovo intestatario del contratto potrà decidere anche di cambiare il tipo di contratto, il tutto senza mai interrompere la fornitura di gas.

Il contatore del gas come strumento per risparmiare

In fin dei conti il contatore del gas è solo uno strumento che serve a monitorare i consumi. In realtà può diventare anche uno strumento essenziale, a disposizione del cliente, per abbattere i costi energetici ottimizzando i consumi.

Infatti i nuovi contatori gas sono in grado segnalare guasti o problemi in tempo reale e riescono anche a sensibilizzare gli utenti sulle proprie abitudini quotidiane. Il facile monitoraggio dei consumi aiuta a individuare ed eliminare sprechi, a tutto vantaggio del portafogli. Imparare a guardare bene il contatore gas significa iniziare a tagliare i costi superflui, magari scegliendo l’offerta gas giusta tra quelle dei tanti fornitori.

Le differenze tra fornitore e distributore

In riferimento ai contatori gas si è già detto che sono di proprietà del distributore e che sarà sempre quest’ultimo a prendersi in carico eventuali guasti o la sostituzione del contatore. Molti però possono fare confusione tra fornitore e distributore, anche per questo è sempre utile fare chiarezza:

  1. Il fornitore gestisce esclusivamente la vendita dell’energia ed è l’azienda con cui il cliente firma il contratto di fornitura gas. I clienti possono cambiare fornitore gas liberamente senza pagare penali.
  2. Il distributore locale è responsabile della distribuzione dell’energia agli utenti domestici. Essendo il proprietario del contatore e il gestore dell’intera rete di distribuzione, il distributore rimane fisso. Ciò significa che non è possibile cambiare il proprio distributore locale.

In aggiunta, il gestore si occupa del trasporto dell’energia a distanza, garantendo che l’energia arrivi ai distributori locali che poi la consegnano agli utenti finali.

Riassumendo quindi il distributore si occupa di:

  • Lettura dei consumi
  • Riparazione di guasti alla rete
  • Riparazione guasti al contatore
  • Servizi di misura dell’energia
  • Allacciamento.

Le operazioni eseguite dal distributore, ma che si possono richiedere tramite il proprio fornitore sono invece:

  • Verifica impianto gas
  • Aumento di potenza
  • Attivazione.

Come chiudere un contatore gas

Se ti trovi nella situazione di dover cambiare domicilio e devi sospendere l’erogazione di gas nella tua vecchia casa, allora sarà necessario richiedere la chiusura del contatore. Questo comporterà la procedura di disalimentazione del contatore in modo da sigillarlo o rimuoverlo e chiuderlo da remoto, interrompendo così l’erogazione della fornitura.

Se invece si volesse chiudere la fornitura per riaprirla con un altro intestatario, allora si dovrà procedere con una voltura. Per avviare la procedura di disalimentazione del contatore gas bisognerà presentare alcuni dati:

  • Recapito telefonico del richiedente
  • Indirizzo email
  • Nome del cliente intestatario dell’utenza
  • Codice PDR indirizzo fornitura gas
  • Matricola del contatore.

Dopo aver richiesto la chiusura, sarà programmato un appuntamento con un tecnico del distributore incaricato di rimuovere o sigillare il contatore gas.

Bolletta del gas troppo alta?

Se ritieni di pagare troppo per la fornitura gas, è importante iniziare verificando il contatore. Se non ci sono guasti o malfunzionamenti, l’opzione sarà quella di ridurre i consumi e valutare un cambio di fornitore. Ad esempio, in alcuni casi potresti considerare l’attivazione di un’offerta con un prezzo fisso per il gas per 12 o 24 mesi, permettendoti di pianificare le spese con maggiore precisione e proteggerti dalle fluttuazioni del costo della materia prima. Grazie alla liberalizzazione del mercato energetico, ci sono numerosi fornitori tra cui scegliere le offerte migliori per le proprie specifiche esigenze.

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Vantaggi dei contatori gas elettronici

I moderni contatori del gas offrono numerosi vantaggi, tra cui la possibilità di visualizzare diverse informazioni utili direttamente sul display.

Vantaggi del contatore elettronico del gas:

  • Telecontrollo da remoto: permette l’attivazione, la disattivazione e la diagnostica senza necessità di interventi sul posto.
  • Telelettura a distanza: consente la lettura dei consumi rilevati in tempo reale, eliminando la necessità del passaggio del tecnico a casa.
  • Misurazione più precisa e affidabile: garantisce dati accurati sui consumi.
  • Display elettronico: fornisce numerose informazioni a disposizione del cliente.

Il principale beneficio per i clienti è la lettura remota dei consumi rilevati, che rende superfluo l’intervento del tecnico letturista. Il centro di telegestione raccoglie tutti i dati dei contatori e può gestire diverse funzioni a distanza, come l’abilitazione e la disabilitazione della fornitura, oltre alla diagnostica, riducendo al minimo gli interventi in loco.

Grazie a rilevazioni precise dei consumi, si evitano conguagli onerosi a fine anno e si può monitorare con esattezza la spesa con la propria tariffa gas attuale, valutando se sia conveniente cambiare fornitore.

Documentazione e procedure per l’installazione

L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha stabilito una procedura precisa per l’allacciamento e l’attivazione degli impianti a gas, garantendo efficienza e sicurezza.

All’inizio del processo, insieme al preventivo, riceverai l’allegato F/40 che descrive la procedura per assicurarti che l’impianto sia conforme ai criteri di sicurezza, permettendo l’attivazione della fornitura di gas nel minor tempo possibile. Dopo i lavori di allacciamento, ti verrà inviato un plico contenente la documentazione tecnica necessaria:

  • Allegato G/40: Procedura con le indicazioni da seguire per ottenere l’attivazione
  • Allegato H/40: Conferma della richiesta di attivazione della fornitura di gas
  • Allegato I/40: Attestazione di corretta esecuzione dell’impianto.

Il primo documento, l’Allegato G/40, funge da promemoria per te, spiegando come ottenere l’attivazione. I documenti da compilare e inoltrare al distributore sono due:

  • Allegato H/40: Modulo per raccogliere i dati necessari all’individuazione dell’impianto da attivare e in cui il cliente si impegna a non utilizzare l’impianto fino a quando l’installatore non abbia rilasciato la dichiarazione di conformità
  • Allegato I/40: Modulo che raccoglie tutte le informazioni e gli allegati tecnici prodotti dall’installatore; è responsabilità dell’installatore compilarlo e allegare i documenti richiesti per legge.

Questi passaggi garantiscono che l’installazione e l’attivazione dell’impianto di gas siano sicure e conformi alle normative vigenti.

Tempi e costi per l’installazione e attivazione del contatore a gas

Dopo che Plenitude avrà inviato al distributore la tua richiesta per la posa e l’attivazione del contatore del gas, dovrai attendere 10 giorni lavorativi. I tempi dipendono anche dalla ricezione e dalla verifica dei documenti per l’accertamento di sicurezza dell’impianto, che dovrai inoltrare entro 120 giorni solari dalla data di richiesta di attivazione. Se il distributore non riceve questi documenti entro la scadenza, la richiesta sarà annullata.

Se la documentazione di sicurezza sarà considerata valida dal distributore (accertamento positivo), la posa del contatore e l’attivazione della fornitura avverranno entro 10 giorni lavorativi. Se l’esito sarà negativo, ad esempio perché mancano documenti o non sono conformi agli standard di sicurezza, l’attivazione non potrà essere completata fino alla risoluzione del problema.

I costi per l’allaccio e l’attivazione con posa del contatore del gas comprendono:

  1. Costi per l’accertamento documentale: variano da € 47,00 a € 70,00 IVA esclusa, in base alla portata termica complessiva dell’impianto
  2. Costi di attivazione del distributore: variano da € 30,00 a € 45,00 IVA esclusa, o possono essere inferiori in base alla convenzione della società di distribuzione con il Comune
  3. Costi amministrativi di Plenitude: pari a € 35,00 IVA esclusa, ad eccezione delle offerte Placet e del Servizio di Tutela della Vulnerabilità Gas, per i quali è gratuito.

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Info

Domande Frequenti

Come funziona il contatore elettrico?

Per leggere il contatore elettrico, è sufficiente premere ripetutamente il pulsante di lettura. Questo vi permetterà di accedere a tutte le informazioni utili riguardanti i vostri consumi. Il funzionamento è garantito da un disco metallico mosso dalla corrente, la cui velocità è proporzionale alla potenza utilizzata.

Cosa posso fare se la mia bolletta risulta troppo alta?

Se non ci sono guasti al contatore, è possibile considerare strategie per risparmiare di più sulla bolletta, come ad esempio attivando un’offerta con prezzo fisso per il gas per 12 o 24 mesi. Questo permetterà una migliore pianificazione delle spese.

Come calcolo la bolletta?

Per calcolare la bolletta, è sufficiente dividere il valore indicato alla voce di vendita della corrente per il numero di kWh consumati nel periodo di riferimento. Questo valore rappresenta esclusivamente il costo netto dell'energia elettrica.

Aggiornato su 17 Lug, 2024

Gaia V.

Specialista SEO

Laureata in Economia Aziendale e Management presso l'Università Carlo Cattaneo, si unisce al team di prontobolletta a Gennaio 2020. Appassionata del mondo dell'energia e della comunicazione, si occupa di content marketing, SEO e redazione articoli per prontobolletta.

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