Cosa è utile sapere sul contatore gas e come fare la lettura

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Sommario Il contatore del gas si trova in tutte le case e con l’avvento dei nuovi contatori elettronici si è risolto il problema dei tecnici del gestore gas che dovevano recarsi presso l’abitazione dei clienti per controllare i valori numerici sull’apparecchio.

Se si affronta il tema delle forniture gas, allora è bene prendere in considerazione anche il contatore gas, ovvero quello strumento che consente di misurare i consumi effettuati da una utenza ben precisa.

Contatore Gas: info utili

Legenda del Contatore Gas
Dove trovare il contatore gas? Balcone, Pianerottolo delle scale o vano comune del condominio
Quali sono i vantaggi del contatore elettrico? Display elettronico, Misurazione precisa dei consumi, Telecontrollo da remoto
Quando fare la lettura? 1 volta all’anno per consumi fino a 500 Smc/anno, 1 volta ogni 6 mesi per consumi tra 501 e 5000 Smc/anno, 1 volta al mese per consumi >500 Smc/anno 
Cos’è il PDR Rappresenta il codice unico del contatore di gas
Come fare la prima attivazione del contatore gas? Allegato H Delibera 40, Allegato I Delibera 40, Certificazioni su progetto impianto e dettagli realizzazione

Non troppi anni fa questo apparecchio era solo analogico e riportava il consumo con una serie di numeretti in rosso e in nero. Arera, l’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico, oggi ha realizzato dei contatori elettronici che permettono di eseguire la lettura da remoto e anche di mettere l’utente in condizione di avere a disposizione più informazioni.

A differenza dei contatori di vecchia generazione inoltre, i contatori elettronici garantiscono una lettura molto più precisa grazie a sensori molto sensibili.

In particolare il contatore gas elettronico trasmetterà i dati dell’utenza al fornitore senza dover attendere l’autolettura. Inoltre questo va molto bene anche per il consumatore, che non si vedrà più consegnare bollette con consumi stimati che andranno poi corrette da bollette di maxi conguaglio.

I vari distributori ora stanno già sostituendo i contatori gas vecchia generazione con contatori gas elettronici nuovi che garantiscono elevata praticità e sicurezza. Con i contatori elettronici i fornitori potranno eseguire tutta una serie di operazioni da remoto, senza più doversi presentare fisicamente presso l’abitazione dell’utente.

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Il vecchio contatore a gas: come funziona

Come funziona il contatore del gas vecchia generazione? Si tratta di un modello a membrana che ha, al suo interno, due camere di un volume noto che si muovono in modo alternato e che fanno girare il totalizzatore sul quadrante. A ogni ciclo di riempimento e svuotamento di queste camere, in sostanza, si registra il consumo di un preciso quantitativo di gas naturale che viene indicato nel quadrante dai numeretti.

Oltre a questi contatori a membrana ce ne sono anche di altra tipologia come quelli a pistoni rotanti e a turbina che di solito vengono utilizzati per portate di gas maggiori. Attenzione perché il distributore può scrivere da un momento all’altro di dover provvedere alla sostituzione dei vecchi contatori con contatori elettronici. In questo caso l’utente non potrà in alcun modo rifiutarsi in quanto la sostituzione dovrà avvenire per forza. Si tratta però di una sostituzione che avvantaggia proprio l’utente finale.

Spostare il contatore del gas è un’operazione per cui è bene seguire i consigli di una guida.

Ma quali sono i vantaggi dei nuovi contatori elettronici?

Come funziona il contatore gas elettronico

Le differenze tra i contatori di vecchia generazione e il nuovo contatore gas sono numerose. La principale è che i nuovi contatori elettronici hanno un display digitale che serve a ottenere maggiori informazioni, in tempo reale, sulla fornitura gas. Il funzionamento tecnico invece non di discosta poi molto da quello dei vecchi modelli di contatore gas. Anche i contatori elettronici infatti hanno due camere diverse con un volume ben definito e il passaggio del gas nelle due camere consente di verificare la quantità di gas consumata e i consumi.

I contatori elettronici più moderni dispongono anche di una valvola elettronica programmabile da remoto, che consentirà persino di chiudere il passaggio gas bloccando il contatore, anche senza l’intervento fisico di un tecnico sul contatore. Le informazioni che vengono riportate sul display di solito comprendono i consumi di gas, il codice PDR, il codice cliente, la portata massima del gas, lo stato della valvola e la presenza di eventuali problemi.

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Info

Differenze tra vecchio e nuovo contatore elettronico del gas

Ma che differenze ci sono tra i vecchi contatori e quelli di nuova generazione? Soprattutto il display digitale, che permette a chiunque, anche agli utenti meno tecnologici, di reperire subito una vasta gamma di informazioni utili sulla propria utenza. I nuovi contatori elettronici funzionano in modo analogo rispetto a quelli vecchi, ma i consumi vengono registrati e indicati nel display. In alcuni apparecchi si trova anche una elettrovalvola, che serve a intercettare il flusso di gas e può essere comandata anche da remoto.

Vantaggi del Contatore Gas Elettronico

Riassumendo i contatori gas di tipo elettronico di nuova generazione, che vengono installati in sostituzione a quelli vecchi, garantiscono una vasta gamma di vantaggi concreti. Vediamone alcuni:

  • Telecontrollo da remoto
  • Misurazione più precisa
  • Display elettronico
  • Telelettura a distanza


Ricordiamo che il contatore del gas riesce a misurare il volume di gas che passa attraverso l’apparecchio stesso in determinate condizioni di temperatura e pressione. Un contatore è lo strumento ideale per conoscere il quantitativo esatto di metri cubi di gas consumati dall’utente.

Dove trovare il contatore gas?

A questo punto, oltre al funzionamento contatore gas, potrebbe essere lecito chiedersi dove si trova posizionato. Il contatore altro non è che il punto di giunzione tra la rete dei metanodotti, che trasportano il gas naturale, e l’impianto privato della casa dell’utente. Non esiste un unico posto ideale dove installare il contatore gas ma di solito, ove possibile, si tende a posizionarlo in ambienti esterni.

Generalmente il contatore gas può essere posto all’esterno dell’abitazione:

  • Balcone
  • Vano comune del condominio
  • Armadietto sul pianerottolo delle scale
  • Confine di proprietà 

In alcuni casi il contatore gas può essere posizionato anche all’interno dell’abitazione stessa:

  • Garage
  • Cantina
  • Ingresso
  • Armadietto 

Chi è il proprietario del contatore del gas?

Sia che si tratti del nuovo contatore gas o di un contatore gas di vecchia generazione, è importante chiarire che l’utente non è il proprietario, bensì il distributore locale. Infatti il distributore locale è il soggetto incaricato di trasportare il gas nell’ultimo tratto fino alla casa dell’utente domestico ed è anche il gestore e responsabile dei contatori gas collegati.

Dunque ogni contatore appartiene a un distributore e, in caso di cambio del fornitore gas, il distributore resterà sempre lo stesso. Dopo la progressiva liberalizzazione del mercato energetico infatti le attività di distribuzione e di vendita sono state separate anche per non mandare in confusione l’utente finale. Per richiedere operazioni come voltura, subentro, aumento di potenza e così via bisognerà, quindi, contattare sempre il fornitore e non il distributore locale. Il distributore locale è anche colui che eseguirà la lettura del contatore e che poi comunicherà i dati al fornitore per la fatturazione.

Quando contattare il distributore

Quindi bisognerà contattare il distributore solo in presenza di una perdita di gas o di un guasto al contatore, oppure per richiedere operazioni da eseguire sul contatore, come lo spostamento o la verifica, ma in questi casi solo quando il contatore risulta essere chiuso. In caso di utenza attiva il cliente dovrà sempre passare dal filtro del fornitore anche per queste operazioni.

La lettura del contatore gas da parte del distributore

Come già detto il distributore locale è quello che si incarica della lettura regolare del contatore gas. Per quanto riguarda le utenze domestiche la lettura, come stabilito dall’Autorità, dovrà essere realizzata almeno una volta l’anno.  Infatti secondo l’Arera, la lettura dovrà avvenire:

Quando bisogna dare la lettura del contatore gas?
1 volta all’anno Per consumi inferiori 500 Smc/anno
1 volta ogni 6 mesi Per consumi compresi tra 501 e 5000 Smc/anno
1 volta al mese Per consumi superiori a 5000 Smc/anno

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Come funziona l’autolettura del contatore gas

Il contatore del gas, sia quello meccanico che quello elettronico, riporta i dati dei consumi consentendone la lettura autonoma. E’ davvero molto importante per l’utente sapere come leggere il contatore gas per conoscere nel dettaglio i propri consumi, anche per scegliere le offerte migliori da parte dei fornitori gas del libero mercato o del mercato a maggior tutela. Occorre, comunque, sempre ricordare che il mercato tutelato andrà a cessare nel 2022 (tariffe scelte ogni tre mesi dall’Arera). Per leggere i consumi gas sul contatore meccanico di vecchia generazione, sarà sufficiente controllare i numeri in nero riportati sulla parte frontale del contatore stesso.

Invece in caso di nuovi contatori digitali bisognerà, per prima cosa, accendere il display e si troveranno subito tutti i dati utili relativi ai consumi. Saper leggere il contatore gas non serve solo ad acquisire consapevolezza per l’utente, ma anche a procedere con l’autolettura. Fare l’autolettura significa comunicare al proprio fornitore i propri consumi, così da ricevere solo bollette realmente corrispondenti ai consumi senza bollette di conguaglio.

Ogni fornitore inserisce in bolletta le informazioni relative al periodo in cui sarà possibile comunicare l’autolettura. Si potrà anche chiamare il servizio clienti del fornitore per farsi aiutare con la lettura contatore gas, per comunicare l’autolettura e ricevere tutte le informazioni utili.

Cos’è il codice PDR e dove si trova

Sempre parlando di come è fatto il contatore del gas, tutti avranno sentito nominare, almeno una volta, il codice PDR. Stiamo parlando di un codice univoco che va a identificare il punto di fornitura (punto di riconsegna). Quindi con il PDR si va a indicare, in modo molto preciso, la posizione fisica del contatore gas e il codice viene assegnato a una data utenza al momento dell’allacciamento alla rete di trasporto gas metano.

dove trovare il codice pdr sul contatore del gas?

Al cambiare del nome dell’intestatario dell’utenza, il PDR resterà sempre lo stesso e questo perché non va ad identificare l’utente, bensì la posizione geografica del contatore. Il codice PDR è composto da 14 cifre di cui 4 vanno a identificare il distributore locale mentre le altre 10 l’utente. Osservando le prime 4 cifre del PDR si potrà già capire quale sia il distributore locale di riferimento. Si potrà trovare il codice PDR sia nella bolletta del gas che si riceve da parte del fornitore, sia sul display del contatore gas elettronico. Ma a cosa serve esattamente il codice PDR?

A cosa serve il PDR?

Una volta chiarito cos’è e dove trovare il PDR, non resta che comprendere a che cosa serve. Il PDR è un codice davvero molto importante, che servirà all’utente per fare comunicazioni o richieste al proprio fornitore energetico. Ad esempio, qualora si dovesse stipulare un nuovo contratto di fornitura o richiedere un subentro o una voltura, verrà sempre richiesto il codice PDR.

Qualora non si avesse un contatore del gas elettronico e non si potessero recuperare vecchie bollette, allora l’unico modo per recuperare il codice PDR sarà inviare una richiesta scritta via fax al distributore locale.

La sostituzione del vecchio contatore gas con quelli elettronici

La sostituzione dei vecchi contatori gas con quelli moderni è iniziata già dal 2013, secondo le modalità e le tempistiche fissate dall’Autorità. Infatti Arera ha obbligato tutti i distributori locali a sostituire gradualmente tutti i loro contatori con nuovi contatori digitali. Questi nuovi contatori potranno trasmettere i dati a un centro operativo comune collegato mediante tecnologie wireless.

Chiaramente la sostituzione del contatore è completamente gratuita per il cliente finale ed è una operazione della durata di circa due ore.

Sostituzione Contatore: tempistiche

Ogni cliente verrà informato con largo anticipo (minimo 10 giorni) della sostituzione del contatore, così da poter eventualmente spostare l’appuntamento fissato. Qualora il contatore gas non fosse fisicamente all’interno della casa, la presenza del cliente non sarà necessaria per la sostituzione. In caso contrario invece la presenza del cliente, o di un suo delegato, sarà necessaria.

Al termine della sostituzione il tecnico dovrà redigere un verbale con sopra riportato il consumo del contatore sostituito.

Come funzionano i contatori gas elettronici

I contatori gas elettronici, proprio come i vecchi modelli, registrano il volume di gas e traducono i dati raccolti in metri cubi di gas consumati trasmettendoli al fornitore. Il display del contatore gas elettronico permette di controllare anche lo stato della valvola e di notare, in tempo reale, qualsiasi anomalia sistemica.

I contatori gas vengono classificati dalla lettera G più un numero di categoria, che serve a identificare la portata del contatore gas. Di solito i contatori gas più utilizzati negli ambienti abitativi sono quelli di classe G4 e G10. Il contatore elettronico gas dovrà essere sempre posizionato in modo da facilitare il lavoro dei tecnici e del consumatore quando si fa l’autolettura.

Inoltre i contatori elettronici sono spesso e volentieri dotati da una elettrovalvola che serve a captare eventuali fughe di gas. Qualora non ci fosse l’elettrovalvola si potrà dotarsi di un rilevatore di gas, così da mettere la casa in completa sicurezza.

E’ possibile spostare il contatore del gas?

In determinate situazioni ci si può trovare a dover richiedere lo spostamento del contatore. Bisognerà agire in modi diversi a seconda della situazione specifica. Ad esempio in caso di contatore chiuso, e quindi con fornitura di gas non attiva, questo significa che non esisterà alcun contratto attivo e che quindi bisognerà contattare il distributore locale.

Invece in caso di contatore aperto, e quindi di un contratto di fornitura attivo, bisognerà contattare quanto prima il fornitore gas con cui si è stipulato il contratto. Dopo aver inviato la richiesta il cliente verrà contattato per un sopralluogo del tecnico del distributore, che dovrà verificare la fattibilità dell’intervento. Si riceverà successivamente un preventivo che conterrà tutte le disposizioni tecniche per i lavori da eseguire e i costi a carico del cliente.

Solo dopo l’eventuale accettazione del preventivo da parte del cliente inizieranno i lavori veri e propri. Per quanto riguarda il costo dello spostamento del contatore gas, molto dipenderà dalla natura dei lavori. In genere si può andare da circa 200-300 euro per dei lavori semplici fino ai 700-800 euro per lavori più complessi.

Cos’è il numero di matricola del contatore?

Parlando di contatore del gas è inevitabile sentir parlare di PDR, codice cliente e anche del numero di matricola del contatore. Bisogna infatti tener ben presente che ogni contatore gas è identificato, in modo univoco, dal numero di contatore, anche detto numero di matricola.

Si tratta quindi del codice che serve a identificare il contatore e viene definito dal produttore dell’apparecchio. Questo significa, in sostanza, che ogni contatore ha un numero di matricola suo che sarà diverso da tutti gli altri. In particolare, a seconda dei modelli del contatore il numero di matricola può essere a 6 o 8 cifre ed è segnato sul contatore. Sarà possibile trovare il numero di matricola del contatore anche prendendo una vecchia bolletta del gas e verificando il riquadro dove sono segnate le caratteristiche della fornitura.

Come agire in caso di cattivo funzionamento del contatore gas

Di solito i contatori sono sempre controllati e quindi ben funzionanti, ma può sempre capitare di trovarsi a gestire un guasto o un mal funzionamento dell’apparecchio. Chi avesse dei dubbi sul corretto funzionamento del proprio contatore gas, potrà richiedere una verifica in qualsiasi momento al proprio fornitore, ovvero all’operatore del libero mercato o mercato tutelato con cui si ha attivo il contatto di fornitura gas.

Qualora dal controllo del contatore il tecnico dovesse appurare l’effettiva esistenza di un malfunzionamento, si provvederà automaticamente alla sostituzione del contatore, senza che questo comporti una spesa per il cliente. Attenzione però perché se il controllo del tecnico non dovesse appurare l’esistenza di guasti, la spesa sarà tutta a carico del cliente.

E se si dovesse sentire odore di gas?

Come agire in caso di odore di gas

In questo caso la prima cosa da fare, per mettere in sicurezza l’ambiente domestico e le persone che ci vivono, è chiudere il rubinetto generale dell’impianto. Di solito si trova in casa, ma si potrà anche chiudere il rubinetto generale direttamente sul contatore del gas. Dopo aver chiuso il rubinetto bisognerà chiamare il numero del pronto intervento del distributore locale e non il fornitore, in quanto, sarà sempre il distributore a dover intervenire per guasti al contatore o alla rete di distribuzione.

La prima attivazione di un contatore gas

Per quanto riguarda la prima attivazione di un contatore gas, per capire come procedere bisognerà sempre verificare la situazione specifica. Se ci si trovasse in una casa dove il contatore non è presente, bisognerà richiedere la prima attivazione del contatore. In questo caso specifico ci si dovrà relazionare con la società distribuzione a cui bisognerà presentare una serie di documenti contenenti i dettagli tecnici e le modalità di costruzione dell’impianto nel rispetto della normativa.

All’interno della modulistica bisognerà quindi presentare:

  • Allegato H Delibera 40 Arera: compilato e firmato dal cliente che fa richiesta di attivazione
  • Allegato I Delibera 40 Arera: compilato e firmato dall’installatore
  • Certificazioni su progetto impianto e dettagli realizzazione

Si potrà presentare la documentazione anche dopo la domanda di attivazione, ma mai oltre 90 giorni dalla stessa. La prima attivazione del contatore gas verrà realizzata da un tecnico specializzato del distributore di zona, che dovrà eseguire una prova di tenuta a cui seguirà l’attivazione del contatore gas.

L’attivazione fornitura contatore gas

Se invece ci si trovasse nella situazione di un contatore già esistente e funzionante, bisognerà procedere con l’attivazione della fornitura. Sarà necessario inoltrare la richiesta di fornitura, con annessa documentazione, al fornitore con cui si ha intenzione di sottoscrivere il contratto gas. Ecco i dati che serviranno per inoltrare la domanda:

  • Dati intestatario del contratto
  • Indirizzo di fornitura
  • Tipo di utilizzo del gas (cucina, acqua calda, riscaldamento)

E in caso di contatore gas presente ma non attivo?

Come richiedere la riattivazione del contatore

Nel caso il contatore gas sia presente ma non attivo bisognerà per prima cosa riattivare il contatore. Anche in questo caso, basterà scegliere il fornitore con cui si intende stipulare il contratto e fare una domanda unica di attivazione della fornitura e riattivazione contatore.

Il nuovo fornitore dovrà poi inviare la domanda al distributore locale, che si incaricherà della riattivazione del contatore da remoto o con l’intervento tecnico. La riattivazione del contatore dovrà, per forza di cose, avvenire entro dieci giorni lavorativi dalla data di trasmissione della richiesta. I costi variano da distributore in distributore e a seconda dell’impianto.

Se si parla invece di voltura, ovvero di un semplice cambio intestatario del contratto gas con il contatore attivo, non si dovrà richiedere alcuna riattivazione del contatore. Inoltre quando si opera una voltura il nuovo intestatario del contratto potrà decidere anche di cambiare il tipo di contratto, il tutto senza mai interrompere la fornitura di gas.

Il contatore del gas come strumento per risparmiare

In fin dei conti il contatore del gas è solo uno strumento che serve a monitorare i consumi. In realtà può diventare anche uno strumento essenziale, a disposizione del cliente, per abbattere i costi energetici ottimizzando i consumi.

Infatti i nuovi contatori gas sono in grado segnalare guasti o problemi in tempo reale e riescono anche a sensibilizzare gli utenti sulle proprie abitudini quotidiane. Il facile monitoraggio dei consumi aiuta a individuare ed eliminare sprechi, a tutto vantaggio del portafogli. Imparare a guardare bene il contatore gas significa iniziare a tagliare i costi superflui, magari scegliendo l’offerta gas giusta tra quelle dei tanti fornitori.

Le differenze tra fornitore e distributore

In riferimento ai contatori gas si è già detto che sono di proprietà del distributore e che sarà sempre quest’ultimo a prendersi in carico eventuali guasti o la sostituzione del contatore. Molti però possono fare confusione tra distributore e fornitore, anche per questo è sempre utile fare chiarezza:

  1. Il gestore è colui che si occupa del trasporto dell’energia a distanza mentre il distributore locale è incaricato di distribuire l’energia nelle case dei clienti. Il fornitore invece è solo l’incaricato alla vendita dell’energia, ovvero sarà l’azienda con la quale il cliente stipula il contratto di fornitura gas.
  2. Il distributore locale non potrà mai cambiare in quanto è il proprietario del contatore e il gestore di tutta la rete di distribuzione. Questo significa che i clienti potranno cambiare fornitore gas a piacimento senza pagare penali ma non potranno mai cambiare il loro distributore locale.

Riassumendo quindi il distributore si occupa di:

  • Lettura dei consumi
  • Riparazione di guasti alla rete
  • Riparazione guasti al contatore
  • Servizi di misura dell’energia
  • Allacciamento

Le operazioni eseguite dal distributore, ma che si possono richiedere tramite il proprio fornitore sono invece:

  • Verifica impianto gas
  • Aumento di potenza
  • Attivazione

Come chiudere un contatore gas

Se si deve cambiare domicilio e ci si trovasse nella situazione di dover sospendere l’erogazione di gas nella vecchia casa, allora bisognerà richiedere la chiusura del contatore. Sarà necessario richiedere la procedura di disalimentazione del contatore in modo da sigillarlo o rimuoverlo e chiuderlo da remoto, interrompendo così l’erogazione della fornitura.

Se invece si volesse chiudere la fornitura per riaprirla con un altro intestatario, allora si dovrà procedere con una voltura. Per avviare la procedura di disalimentazione del contatore gas bisognerà presentare alcuni dati:

  • Recapito telefonico del richiedente
  • Indirizzo email
  • Nome del cliente intestatario dell’utenza
  • Codice PDR indirizzo fornitura gas
  • Matricola del contatore

Dopo la richiesta di chiusura ci sarà un appuntamento con un tecnico del distributore, che dovrà occuparsi materialmente di rimuovere o sigillare il contatore gas.

Cosa fare in caso di bollette troppo alte

Se si pensa di pagare troppo per la fornitura gas, bisognerà per prima cosa far verificare il contatore. Qualora non ci fossero guasti o malfunzionamenti, allora non resterà che ridurre i consumi e cambiare fornitura. ad esempio in alcuni casi si potrebbe attivare un’offerta che prevede un prezzo fisso per il gas per 12 o 24 mesi, così da pianificare con attenzione le spese mettendosi al riparo dalle variazioni del costo della materia prima. Grazie alla liberalizzazione del mercato energetico ci sono veramente tantissimi fornitori tra cui scegliere le offerte migliori per le proprie specifiche esigenze.

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Domande Frequenti

Come funziona il contatore elettrico?

Per leggere il contatore elettrico basterà soltanto premere il tasto di lettura del contatore più volte potete leggere tutte le informazioni utili relative ai vostri consumi. Il l funzionamento è garantito da un disco metallico mosso dalla corrente che ha una velocità proporzionale alla potenza impegnata.

Cosa posso fare se la mia bolletta si verifica troppo alta?

Quando non ci sono guasti al contatore allora si potrà pensare di risparmiare di più sulla bolletta ad esempio attivando un’offerta che prevede un prezzo fisso per il gas per 12 o 24 mesi. In questo modo si potranno pianificare meglio le spese.

Come calcolo la bolletta?

Per conoscere il consumo unitario e il relativo costo, quindi, basterà dividere il valore riportato alla voce di vendita della corrente per il numero di kWh consumati nello stesso periodo. Questo valore è indicativo esclusivamente del prezzo netto dell'energia elettrica.

Aggiornato su 24 Apr, 2023

redaction La redazione di Prontobolletta
Redactor

Gaia V.

Specialista SEO

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