PSV o Punto di Scambio Virtuale del gas: di che cosa si tratta?

Un modo per comprendere le ragioni delle oscillazioni del prezzo del gas consiste nel capire meglio le dinamiche del mercato fra gli operatori. Per aiutarti a fare luce su questi meccanismi, bisogna prima chiarire cos’è il Punto di Scambio Virtuale (PSV) e il mercato TFF.

In questo articolo ti illustreremo tutto ciò che c’è da sapere al riguardo e più nel dettaglio:

  • che cos’è il Punto di Scambio Virtuale
  • che cos’è il mercato TTF
  • la differenza tra PSV e TTF
  • l’andamento del dato negli ultimi mesi
  • le offerte gas che si basano su questo indice

Che cos’è il Punto di Scambio Virtuale?

Per capire che cos’è il Punto di Scambio Virtuale bisogna partire dal fatto che i prezzi delle offerte gas sono definiti sulla base del costo della materia prima. Quest’ultimo è determinato dal Punto di Scambio Virtuale, vale a dire il punto di incontro fra la domanda e l’offerta di gas all’ingrosso.

Il PSV è una piattaforma virtuale per la compravendita e la cessione di gas nella rete. La necessità di dotarsi di una piattaforma del genere nasce dal fatto che il mercato dell’energia non dispone di un luogo fisico dove riunirsi per la contrattazione dei prezzi.

Un mercato di questo tipo viene definito un hub virtuale e ogni Paese ne ha uno interno, proprio come il PSV del gas in Italia. Ad esempio, abbiamo il TTF in Olanda, il NCG VTP in Germania, il NBP in Gran Bretagna e il PEG in Francia.

Per comprendere esattamente cosa sia il Punto di Scambio Virtuale ti invitiamo a leggere la definizione che ne dà SNAM, società attiva sul mercato della rigassificazione:

Il PSV del gas è il punto virtuale situato tra i Punti di Entrata e i Punti di Uscita della Rete Nazionale di Gasdotti (Rete Nazionale), presso il quale gli utenti e gli altri soggetti abilitati possono effettuare, su base giornaliera, scambi e cessioni di gas immesso nella RN”.

Partendo dalla spiegazione fornita da SNAM, possiamo definire il PSV del gas come:

  • un valore espresso in €/MW (MegaWatt);
  • l’indice sul quale si basano i fornitori per determinare le tariffe delle offerte gas;
  • il luogo dove viene stabilito il prezzo del gas all’ingrosso;
  • il punto di incontro fra domanda e offerta nel mercato del gas.
  • un mercato virtuale gestito da SNAM su incarico di ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti ed Ambiente.

PUN e Punto di Scambio Virtuale

Possiamo paragonare il Punto di Scambio Virtuale al Prezzo Unico Nazionale, di cui sicuramente avrai già sentito parlare in relazione al prezzo della luce. Il PUN è il punto di incontro fra i produttori e i fornitori di energia elettrica e determina il prezzo della luce all’ingrosso e, di conseguenza, le tariffe per i clienti finali. Infatti il PUN è l’indice che determina le oscillazioni dei prezzi dell’energia elettrica ed è la variabile da calcolare nelle tariffe indicizzate.

Che cos’è il mercato TTF?

TTF è l’acronimo di Title Transfer Facility e indica il mercato virtuale all’interno del quale avvengono la maggior parte degli scambi europei di gas. La sede di questo mercato si trova nei Paesi Bassi e coinvolge anche altri grandi Stati europei e i loro mercati del gas:

  • Germania;
  • Gran Bretagna;
  • Francia;
  • Italia, il principale trader per l’approvvigionamento di gas nel Belpaese è GSE, il Gestore Servizi Energetici;
  • Norvegia;
  • e tanti altri.

L’indice TTF viene pubblicato ogni mese da ICIS Heren sotto forma di media aritmetica delle quotazioni giornaliere del mercato. Questo dato serve da base per determinare la tariffa del gas in alcune offerte a prezzo variabile, come ad esempio le tariffe del mercato tutelato, stabilite da ARERA. In Italia, l’attività di questo mercato è regolata dal GME, il Gestore dei Mercati Energetici.

Solitamente quando si parla di indice TTF ci si riferisce a un solo parametro, ma in realtà coesistono due valori distinti:

  1. future: chiamati anche prezzi forward, riguardano gas con consegna lontana nel tempo. Sono contrattazioni che riguardano il futuro e che non escludono una ridefinizione dei prezzi in un secondo momento. In poche parole, il venditore di gas effettua una previsione e fissa un prezzo base per grandi quantità di gas. Tale indice si utilizza come base per calcolare il prezzo gas a tariffa fissa;
  2. spot: indica il prezzo del gas venduto a breve termine, di solito il giorno successivo, per questo tale valore viene anche definito Day-Ahead Index. Esso serve da riferimento per i contratti gas a prezzo variabile che fanno riferimento a TTF day ahead.

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Qual è la differenza tra indice Psv del gas e TTF?

Se ti stai chiedendo qual è la differenza fra indice Psv del gas e TTF, la risposta è piuttosto semplice. Infatti il Punto di Scambio Virtuale regola il prezzo del gas in Italia, mentre il TTF opera a livello europeo. Inoltre, all’interno di quest’ultimo si scambiano maggiori quantità di gas, quindi anche i prezzi sono differenti. Tuttavia, la differenza di prezzo fra i due mercati è trascurabile, in quanto è di appena 0,02 €/Smc. Infine sul mercato italiano, i fornitori fanno riferimento a entrambi gli indici.

Ma quali sono gli elementi che influiscono sulle tariffe ovvero, come si calcola il prezzo del gas?

I fattori fondamentali che determinano il prezzo del gas per il cliente finale sono:

  • il gas prodotto a livello internazionale: ossia la quantità estratta dai giacimenti sparsi nel mondo;
  • il gas presente in deposito: ovvero la materia prima di cui si dispone e che il Paese è riuscito ad accaparrarsi stipulando contratti a lungo termine;
  • l’indice PSV e TTF: il prezzo del gas pagato dal fornitore all’ingrosso determina il prezzo per l’utente finale;
  • le imposte: le varie accise, indipendenti dai consumi effettivi, sono un fattore da calcolare quando analizzi la bolletta.

Quanto è stato il PSV del gas negli ultimi mesi?

Negli ultimi mesi l’andamento del prezzo PSV è in rialzo, un trend che si conferma in crescita dal maggio 2021. Infatti, fino ad allora le oscillazioni di prezzo erano state trascurabili e tutto sommato naturali. Sostanzialmente negli ultimi anni il prezzo è passato da 0,253 €/Smc del gennaio 2017 a 0,219 €/Smc di settembre 2022. Questi dati però non rendono l’idea della reale situazione, in quanto la vera impennata c’è stata nell’ultimo anno e mezzo.

Queste oscillazioni del prezzo TTF hanno provocato aumenti nei prezzi della materia prima gas e conseguentemente delle tariffe in bolletta. In particolare, ne risentono le tariffe a prezzo variabile, ovvero quelle indicizzate, il cui valore è strettamente legato all’indice PSV.

Sicuramente ti chiederai il perché della crescita dei prezzi del PSV del gas negli ultimi 12-15 mesi. La spiegazione è da ricercare in vari fattori:

  • i siti di estrazione di gas naturale situati nel Mare del Nord sono sempre più produttivi, anche per questo il GPL riscaldamento ha subito un aumento negli ultimi mesi;
  • conflitto fra Russia e Ucraina: l’invasione russa dell’Ucraina ha portato diversi Paesi a interrompere l’acquisto di gas proveniente dai gasdotti russi. Questa decisione li ha spinti a importare gas dai Paesi del Nord o dai Paesi Arabi;
  • i giacimenti di gas dei Paesi Bassi hanno rallentato i ritmi di produzione a causa di una certa attività sismica sul territorio.

Quali sono le offerte gas che si basano sul PSV del gas?

Il PSV è l’indice sul quale sono modulate tutte le offerte gas dei vari fornitori e la differenza fra le varie tariffe viene fatta dal ricavo del fornitore. Si possono comunque individuare due tipologie di tariffe:

  1. variabili: il prezzo finale che pagherai è espresso in €/Smc ed è composto da una parte fissa e da una parte variabile che risente delle oscillazioni del prezzo all’ingrosso;
  2. fisse: il prezzo proposto ed espresso in €/Smc è fisso e rimane invariato per tutto il periodo stabilito dal contratto.

Quale offerta è più conveniente?

Rispondere alla domanda su quale offerta sia più conveniente fra quelle fisse e quelle variabili non è per niente facile. La risposta è complessa e molto dipende dall’andamento del prezzo del gas determinato dalle oscillazioni del PSV. Fatta questa premessa, possiamo affermare che:

  • se scegli una tariffa variabile devi sapere che il prezzo è passibile di oscillazioni e quindi è bene che tu tenga d’occhio le variazioni del PSV. Per determinare le tariffe €/Smc si utilizza come base l’indice TTF Spot. Potresti trovare conveniente questa offerta in caso di oscillazioni al ribasso;
  • al contrario le offerte fisse ti metteranno al riparo dalle variazioni di prezzo del PSV. Infatti, le quest’ultime ti permetteranno di usufruire di un prezzo bloccato per 12 o 24 mesi. Per fissare i corrispettivi di questo tipo di offerta si utilizza come base l’indice TTF Future. Per concludere, possiamo dire che la tariffa bloccata ti darà maggiori garanzie a fronte di un prezzo maggiore della materia prima.

Per concludere, se ti interessa saperne di più riguardo il Punto di Scambio Virtuale del gas (PSV) ti suggeriamo di visitare il sito ufficiale di ARERA. A questa pagina potrai visitare il sito dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e visualizzare nella pagina relativa ai dati e documenti, l’indice PSV e il TTF.

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Aggiornato su 1 Ott, 2024

Matteo Bono

Project Manager SEO

Laureato in Economia Aziendale e Management presso l' "Università Commerciale Luigi Bocconi", ho conseguito un master in Marketing Management and Sales alla EAE Business School a Barcellona. Attualmente lavora nel Team SEO di Papernest e scrive articoli per Energia Luce.