Bonus Condizionatori 2024: Cos’è e Come Ottenerlo

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Sommario: Il Bonus condizionatori è un’agevolazione fiscale destinata a chi ha svolto lavori di ristrutturazione nel proprio edificio oppure sostituito i vecchi climatizzatori con nuovi modelli ad alta efficienza energetica.

Tale sussidio prevede un rimborso spese che va dal 50% fino al 65%, e nel caso del Superbonus (quest’ultimo destinato a chi fa lavori di efficienza energetica in condomini e unità abitative) anche del 110%. In questo articolo vedremo in cosa consiste il Bonus condizionatori, e tutte le informazioni utili su chi può richiederlo e la procedura per presentare correttamente la domanda.

Che cos’è il Bonus Condizionatori?

Come primo argomento, vediamo precisamente che cos’è il Bonus condizionatori. Secondo quanto già anticipato si tratta di un’agevolazione fiscale rivolta a tutti coloro che decidono di sostituire il proprio condizionatore con uno di nuova generazione per incentivare il risparmio energetico. Per avere accesso al bonus l’unità scelta deve rientrare in una di queste categorie di prodotti:

  • climatizzatore
  • pompa di calore
  • deumidificatore ad aria.

Il sussidio è riservato a tutti coloro che, a partire dal 1° gennaio e per tutto l’anno in corso svolgono lavori di sostituzione e/o installazione di condizionatori, indipendentemente dal fatto che rientrino o meno all’interno di un progetto di ristrutturazione. Il Bonus condizionatori prevede un rimborso spese che va dal 50% al 65%, e può essere riscosso attraverso queste 3 modalità:

  1. detrazione fiscale, per cui presentando la dichiarazione dei redditi potrai avere accesso al rimborso in 10 rate annuali. Questa modalità è valida per le singole persone fisiche
  2. sconto sulla fattura, dalla quale sarà detratta la percentuale di spesa relativa al Bonus condizionatori
  3. detrazione IRPEF o IRES per i possessori di Partita IVA o società.

Per ottenere il bonus bisogna chiaramente presentare una fattura con tutte le caratteristiche del sistema acquistato, che indica:

  • che hai comprato il climatizzatore esclusivamente tramite bonifico o carta di credito o debito
  • tutti i dati inerenti al dispositivo e all’acquirente e il riferimento all’attuale Legge di Bilancio che regola le detrazioni fiscali.

Non è necessaria, a differenza di quanto avviene per il Bonus sociale o il Bonus energia, la presentazione del modello ISEE.

Nel 2023, come anche per il Bonus idrico, sono state introdotte alcune novità sul sussidio per l’acquisto di nuovi condizionatori. Scopriamo meglio di che cosa si tratta.

Quali sono le novità sul Bonus Condizionatori 2023?

La principale novità tra le ultime notizie sul Bonus condizionatori 2023 riguarda la cifra massima sulla quale si può calcolare l’importo di detrazione, pari a:

  • 50% se l’acquisto del climatizzatore è compreso nei lavori di ristrutturazione edilizia e qualora si tratti di condizionatori a pompa di calore, su spese dall’importo massimo di 96.000€
  • 65% per impianti ad alta efficienza, di una classe energetica superiore a quella del precedente sistema, a pompa di calore, e su una spesa massima di 46.154€. Potrai accedere a questa agevolazione solo se l’installazione del condizionatore non è legata a dei lavori di ristrutturazione.

Tornando alla novità sul sussidio, nel caso specifico del bonus al 50%, rispetto agli anni precedenti la quota massima su cui calcolare la detrazione sul condizionatore a consumo ridotto è di:

  • 8000€ per gli acquisti e i lavori di installazioni effettuati nel 2023.
  • 5000€ sulle spese che saranno sostenute nel 2024.

Nel 2021 infatti, la quota massima su cui calcolare la detrazione era di 16.000€ e già per il Bonus condizionatori 2022 era stata abbassata a 10.000€.

Desideri conoscere tutte le informazioni e anche le differenza sui Bonus bebè e mamma? Te lo spieghiamo nel nostro articolo consultabile alla pagina indicata.

Chi può beneficiare del Bonus Condizionatori 2023?

Vediamo adesso a chi spetta il Bonus condizionatori 2023. Al fine di ottenere il sussidio, bisogna dimostrare di aver svolto dei lavori di installazione di climatizzatori ad efficienza energetica. Nello specifico, le situazioni per richiedere l’accesso alle detrazioni sono le seguenti:

  1. nel caso in cui l’acquisto e il montaggio siano compresi all’interno di una serie di lavori di ristrutturazione edilizia avrai accesso al 50% di rimborso sulla spesa del condizionatore
  2. senza ristrutturazione edilizia, ovvero qualora i lavori fossero limitati soltanto all’acquisto e all’installazione dei nuovi climatizzatori, si ha accesso al bonus del 65%.

Bonus Condizionatori senza Ristrutturazione

YOUR TEXTNel caso del Bonus condizionatori senza ristrutturazione, l’unità acquistata deve possedere i requisiti di cui abbiamo già parlato di sopra. Inoltre, è importante specificare che in questo caso al suddetto bonus hanno accesso solo coloro che comprano un climatizzatore nuovo, ad alta efficienza energetica, che deve sostituire quello precedente, in modo che il consumo del condizionatore sia notevolmente ridotto.

  • Dunque, per l’acquisto di un dispositivo ex-novo il bonus non sarà riconosciuto, a meno che esso non sia compreso all’interno di spese per lavori di ristrutturazione.

Come anticipato, non è necessario presentare alcun modello ISEE in quanto non è prevista la precedenza a chi ha il reddito più basso, a differenza di quanto avviene per il Bonus per disagio economico e fisico. Basta solo dichiarare nel 730, o modello Unico per i possessori di Partita IVA, l’acquisto del climatizzatore e i lavori di sostituzione di quello preesistente.

Altri Requisiti Bonus Condizionatori 2023

Altri requisiti per il Bonus condizionatori 2023 sono:

  1. pagamento con fattura in cui siano riportate tutte le caratteristiche del dispositivo
  2. saldo tramite carta di credito o debito o bonifico parlante, ovvero che riporta tutti i dati utili per accedere alla detrazione, quali la Legge di riferimento, codice fiscale o Partita IVA dell’acquirente, intestazione del venditore e rimando alla fattura. Inoltre, nella causale del bonifico occorre inserire la normativa precisa che si riferisce all’accesso al bonus (art. 16 bis del DPR 917/1986).

Il pagamento deve essere riportato nell’apposita dichiarazione dei redditi: una volta accettato, potrai ricevere il rimborso in busta paga.

Il bonus spetta a tutti coloro che godono di diritti e sostengono le spese sull’immobile in cui avviene l’installazione, tra cui anche:

  • familiare convivente con il proprietario
  • convivente more uxorio o componente di unione civile
  • coniuge separato che risulti assegnatario dell’immobile.

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Info

Come richiedere il Bonus Condizionatori?

Vediamo adesso come fare la domanda per il Bonus condizionatori: possono essere seguite queste procedure, già menzionate:

  1. presentazione della dichiarazione dei redditi tramite modello 730 oppure RF per chi ha attiva la Partita IVA
  2. sconto immediato sulla fattura con bonifico parlante o ricevuta per pagamento con carta.


In entrambi i casi è necessario conservare:

  • il documento che attesti l’acquisto e le caratteristiche del prodotto
  • la ricevuta del bonifico o di transazione per chi paga con carta di credito o debito.

Puoi compilare la dichiarazione dei redditi:

  • autonomamente servendoti del modello e le istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate
  • rivolgendoti a un operatore CAF o a un commercialista, che ha il compito di compilare e inoltrare il modello 730 o RF al posto tuo.

Hai difficoltà a preparare la dichiarazione autonomamente? Tuttavia, non puoi recarti presso un CAF perché gli impegni quotidiani non te lo consentono? La soluzione adatta è il CAF online: scopri come funziona cliccando sul link.

Come ottenere il rimborso spese attraverso il Superbonus

Fino ad ora abbiamo illustrato i casi in cui è possibile usufruire del Bonus condizionatori con detrazione fiscale del 50% e del 65%. Tuttavia, esiste una terza situazione in cui si accede all’agevolazione dell’Ecobonus del 110%. Si tratta degli interventi “traino”, per cui l’installazione dei climatizzatori è legata a specifiche operazioni di efficienza energetica, quali:

  • interventi di isolamento termico su superfici dell’involucro di un edificio o di un’abitazione situata in complessi plurifamiliari
  • lavori di sostituzione di impianti centralizzati o di singole unità abitative di raffrescamento e riscaldamento con sistemi pari o superiori alla classe A.

In entrambe le condizioni occorre che si tratti di dispositivi a pompa di calore, abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici, secondo quanto stabilito dal Regolamento delegato UE n° 811/2013 del 18 febbraio 2013.

Come rinnovare il Bonus Condizionatori?

A differenza di quanto avviene per il Bonus idrico, che può essere richiesto un’unica volta, il Bonus condizionatori può essere rinnovato nel caso in cui si eseguano più lavori in diversi immobili. Infatti, il limite massimo di fondi erogati riguarda la singola unità immobiliare e non la persona fisica. La cosa importante è che tutti gli edifici o le unità abitative in cui si effettuano i lavori siano intestati al richiedente.

Per rinnovare la richiesta è sufficiente ripetere le operazioni già indicate per presentare la domanda la prima volta, ovvero:

  1. sconto direttamente sulla fattura che prova l’acquisto dei climatizzatori e i requisiti richiesti affinché si possa ottenere l’agevolazione
  2. rimborso a seguito della dichiarazione dei redditi, tramite modello 730 o RF, allegando la documentazione utile quali fattura e bonifico parlante, oppure ricevuta se il pagamento è avvenuto con carta di credito o debito.

Vantaggi e Svantaggi del Bonus Condizionatori

Come tutte le tipologie di sussidi, anche il Bonus condizionatori possiede una serie di vantaggi e svantaggi per i beneficiari che adesso andremo a elencare.

Partendo dal presupposto che si tratta di un’agevolazione economica volta a incrementare soprattutto il risparmio energetico, usufruire di tecnologie all’avanguardia che limitino lo spreco dei consumi è sempre un investimento utile e proficuo. Certamente lo diventa ancora di più se lo Stato offre sostentamento a lavori che favoriscano l’efficienza energetica, attualmente molto costosi.

Vantaggi

Volendo individuare i principali benefici che il Bonus condizionatori offre, possiamo citare i seguenti:

  • può essere richiesto più volte dalla stessa persona, purché essa provi la proprietà degli immobili interessati ai lavori e i requisiti necessari per accedere al sussidio
  • può essere rilasciato in diverse modalità, o applicando direttamente lo sconto in fattura oppure tramite la dichiarazione dei redditi, per cui percentuale della somma spesa ti sarà rimborsata
  • puoi averne accesso sia per dei lavori di ristrutturazione sia in caso di semplice sostituzione di precedenti impianti
  • la detrazione è comprensiva anche delle spese di montaggio dei dispositivi e della sostituzione di eventuali sistemi preesistenti.

Svantaggi

Alcuni punti sfavorevoli del sussidio possono essere i seguenti:

  • i climatizzatori acquistati devono avere dei requisiti ben specifici, ovvero classe energetica pari o superiore ad A e pompa di calore. In caso di difformità non sarà possibile accedere al bonus
  • rispetto agli anni precedenti, lo Stato ha abbassato il tetto della cifra massima rimborsabile per le agevolazioni al 50%, che è di 8000€ per i lavori da svolgersi entro quest’anno e di 5000€ per quelli che saranno completati l’anno venturo. Per quanto riguarda il sussidio del 65%, esso è applicabile su una cifra massima di 46.154€
  • l’agevolazione al 65% è accessibile solo nel caso in cui i nuovi condizionatori andranno a sostituire sistemi preesistenti. Non è possibile quindi chiedere il bonus per l’installazione di climatizzatori ex-novo
  • le detrazioni non saranno saldate tutte in un’unica soluzione bensì in 10 rate nel corso di 10 anni.

In ogni caso, come già accennato, il bonus è conveniente soprattutto perché consente l’acquisto di tecnologie a risparmio energetico con rimborso di parte significativa della spesa. Di conseguenza ti permette di avere strumenti efficienti a migliorare i tuoi consumi e dunque il tuo stile di vita a un prezzo minore rispetto agli standard.

Bonus mobili ed elettrodomestici

Gli stessi criteri di regolazione del sussidio condizionatori con possibilità di detrarre il 50% delle spese sono applicati anche al Bonus mobili ed elettrodomestici. Si potrà dunque usufruire dello sconto acquistando:

  1. mobili ex novo per l’arredo dell’immobile come letti, armadi, librerie, tavoli, scrivanie, cassettiere, ecc. Sono esclusi pavimentazioni, porte, tende e altri complementi d’arredo (ad esempio sedie, tavolini, quadri)
  2. grandi elettrodomestici di classe almeno pari ad A per i forni, E per lavatrici, lavastoviglie e asciugatrici ed F per frigoriferi. La classe di efficienza energetica è riconoscibile tramite l’apposita etichetta posta sugli elettrodomestici stessi.

Come per quello condizionatori, il Bonus mobili ed elettrodomestici ha lo scopo di incentivare la riduzione dello spreco, proponendo l’acquisto di dispositivi che limitano l’utilizzo di energia. Inoltre, valgono le medesime regole, ovvero:

  • tetto di cifra massima erogabile fino a 8000€ per gli acquisti entro il 2023 e di 5000€ per quelli nel 2024
  • rimborso in 10 rate annuali
  • pagamento tramite carta di credito o debito oppure bonifico.

Se vuoi scoprire di più riguardo il Bonus mobili ed elettrodomestici, clicca qui.

 

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Aggiornato su 26 Giu, 2024

redaction La redazione di Prontobolletta
Redactor

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