Nel 2025, il governo italiano prevede un allineamento delle accise su benzina e diesel per rispettare gli impegni europei. L’aumento graduale di un centesimo all’anno sulle accise del diesel e la riduzione della stessa misura sulla benzina comporteranno cambiamenti nel panorama fiscale, con possibili impatti sui consumatori.
Di quanto aumenteranno le accise sul gasolio nel 2025?
Le accise sul gasolio sono attualmente fissate a 0,617 euro al litro, mentre quelle sulla benzina ammontano a 0,728 euro al litro. Il piano del governo, in linea con le direttive europee del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), prevede un aumento di un centesimo per litro ogni anno fino al 2030. Questo incrementerà progressivamente le accise sul diesel, portandole in prossimità di quelle della benzina, che subiranno una riduzione della stessa misura. La rimodulazione delle aliquote mira a bilanciare il carico fiscale tra i due carburanti senza incrementare drasticamente il costo complessivo per i consumatori nel breve termine.
Perché il governo ha deciso di adottare questa politica fiscale?
La decisione di intervenire sulle accise risponde a una duplice esigenza: migliorare l’efficienza del sistema fiscale e sostenere la transizione ecologica, riducendo i sussidi ambientali dannosi (SAD). La Commissione europea ha infatti raccomandato all’Italia di equiparare le accise sui carburanti per garantire una tassazione più equa e incentivare l’uso di veicoli meno inquinanti. Attualmente, l’Italia applica una tassazione inferiore sul diesel rispetto alla benzina, una situazione non giustificata sotto il profilo ambientale.
Quali saranno le conseguenze per i consumatori?
L’aumento delle accise sul diesel potrebbe avere diverse conseguenze per gli automobilisti e le imprese. Secondo Assoutenti, un incremento di un centesimo annuo comporterebbe un aumento di circa 0,61 euro per un pieno da 50 litri, considerando anche l’IVA. Su base annua, il costo totale per i proprietari di veicoli diesel potrebbe arrivare a 245,6 milioni di euro, aumentando a 1,23 miliardi di euro se l’incremento dovesse essere applicato per cinque anni consecutivi.
Inoltre, il rialzo dei costi del carburante potrebbe riflettersi sui prezzi delle merci, data la forte dipendenza del settore logistico dal diesel. Tuttavia, le agevolazioni per gli autotrasportatori potrebbero mitigare l’impatto su questa categoria specifica, limitando l’aumento dei costi di trasporto.
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