Bolletta luce non pagata: cosa succede se non paghi? Novità 2024

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Morosità nel pagamento delle bollette, una situazione in cui ci si può trovare sia per effettivo impedimento nel procedere con il pagamento, sia per ritardi nella spedizione della fattura da parte del fornitore. Scopriamo cosa succede quando non si pagano le bollette luce o gas.

Cosa succede se non si paga la bolletta?

Innanzitutto è importante sapere che la scadenza del pagamento delle bollette si trova nella prima pagina della fattura.

Se la bolletta non viene pagata entro la scadenza indicata allora sarà compito del fornitore gas e luce, inviare una sollecitazione del pagamento di tale bolletta. Questa sollecitazione viene inviata qualche giorno dopo la scadenza perciò chi deve pagare ha qualche giorno per poter saldare la bolletta prima di ottenere la sollecitazione.

Una volta inviato il sollecito, se anche in questo caso la bolletta non viene pagata allora verrà inviata una raccomandata che indica la data entro cui la bolletta dovrà essere pagata e in caso, quando verrà sospesa la fornitura.

Quanto è lungo l'ultimo termine di pagamento della bolletta?

  • 20 giorni o più da quando viene emessa la raccomandata.
  • 15 giorni o più da quando la raccomandata viene emessa.

Sulla raccomandata si possono inoltre trovare i seguenti elementi:

  • i contatti e i modi per informare il fornitore dell’avvenuto pagamento.
  • l’ultimo termine entro il quale la bolletta dovrà essere pagata.
  • la richiesta di sospensione della fornitura in caso in cui la bolletta non venga pagata entro l’ultimo termine.
  • la possibilità di usufruire del consumo minimo di gas riducendo quindi la potenza del contatore del 15% circa.

Quando verrà sospesa la bolletta?

Se entro 15 giorni a seguito di tutte queste comunicazioni la bolletta non sarà ancora stata pagata la fornitura verrà sospesa.

Quanto tempo si ha per pagare una bolletta dopo la scadenza?

In generale, pagare una bolletta dopo la sua scadenza comporta delle conseguenze che variano in base alla durata dell’inadempienza. Infatti, può capitare a tutti di lasciar passare qualche giorno – dopo la data indicata come ultima – prima di saldare la fattura energetica. Diverso è il caso di tempistiche dilatate che arrivano a superare le settimane o – addirittura – i mesi.

Ovviamente, un ritardo di alcuni giorni viene risolto mediante il pagamento di una semplice mora, vale a dire un contributo aggiuntivo sul costo totale della bolletta. Invece, il prolungamento della mancata liquidazione per periodi di tempo superiori, può portare anche allo scenario peggiore, ovvero il blocco della fornitura energetica.

Tuttavia, prima di giungere a tale intervento, vedrai recapitarti una diffida via raccomandata o posta elettronica certificata. Questa giunge dipendentemente dai fornitori energetici, ma in linea di massima entro i 7-15 giorni dopo il mancato pagamento della bolletta.

Se anche dopo la diffida, il cliente risulta ancora insolvente, il provider provvederà all’invio di una richiesta di sospensione dell’utenza. Prima del distacco vero e proprio di luce e gas, che consiste nel blocco totale della fornitura energetica all’utenza, è probabile che venga effettuata una riduzione parziale delle forniture.

Ad esempio, per la luce si può arrivare ad erogare solamente il 15% della potenza disponibile, in modo da assicurare il funzionamento degli elettrodomestici di primaria importanza e l’illuminazione. Tuttavia, passati altri 15 giorni dalla riduzione della potenza, in assenza di pagamento, la fornitura verrà sospesa completamente.

Se la bolletta cartacea viene recapitata a casa successivamente rispetto alla data utile indicata per ultimare il pagamento, allora puoi avvalerti di alcuni metodi per evitare di pagare la mora a causa del ritardo di cui non sei responsabile. In particolare, il consiglio è:

  1. conserva la busta della bolletta in cui è riportata la data di spedizione;
  2. chiedi aiuto al tuo fornitore. Infatti, se sull’involucro non viene riportata la data di recapito, puoi contattare il servizio clienti del tuo operatore spiegando la situazione;
  3. contesta l’addebito della mora in modo ufficiale, attraverso apposito modulo in cui specificare la versione dei fatti e le eventuali date di consegna alterate al principio.


A questo punto, una volta consapevole del ritardo, occorre corrispondere l’importo designato dalla fattura energetica, comprensivo o meno del costo per il ritardo nel pagamento della bolletta.

Puoi comunque procedere alla messa in regola della tua utenza mediante:

  • bollettino cartaceo;
  • carta di credito;
  • bancomat;
  • home banking o PayPal;
  • bonifico;
  • il servizio di pagamento CBILL.

Un metodo infallibile per evitare tali scocciature è rappresentato dalla scelta, in fase di sottoscrizione del contratto, del pagamento della bolletta direttamente tramite conto corrente. Con l’attivazione della domiciliazione bancaria, al sopraggiungere della fattura di fine mese, non dovrai più recarti fisicamente presso uno sportello a versare la quota per la tua energia, né affidarti a bollettini cartacei. In tutta rapidità, l’importo da corrispondere per il consumo energetico, scenderà direttamente dal conto di cui sei intestatario, evitando la fastidiosa mora sul pagamento della bolletta.

Quali sono i costi aggiuntivi per un pagamento in ritardo?

A fronte del ritardo nel pagamento della fattura energetica, ogni fornitore prevede che il cliente corrisponda una quota ascrivibile sotto l’etichetta di mora. Questa consiste in un contributo aggiuntivo che deve essere pagato nel momento in cui si procede alla regolarizzazione della situazione economica della propria utenza.

L‘importo cambia al variare dell’entità del ritardo, che può addirittura sfociare nel blocco totale dell’erogazione della fornitura relativa all’utenza in questione. Inoltre, ogni provider adotta il metro di giudizio che ritiene più opportuno, dando vita ad un panorama variegato dei termini di contribuzione delle more da ritardo nel saldo delle fatture energetiche.

In generale, oltre all’importo dovuto per il debito ormai scaduto, il gestore può richiedere arbitrariamente all’utente che paga la sua bolletta in ritardo, di versare:

  • gli interessi di mora, pari al tasso di riferimento fissato dalla Banca Centrale Europea e ancora maggiorato del 3,5%. Tali interessi vengono calcolati a partire dal giorno di scadenza della bolletta;
  • la spesa per la spedizione del sollecito bonario e della messa in mora;
  • i costi di sospensione e di disattivazione della fornitura energetica, nonché quelli relativi alla successiva riattivazione dell’utenza.

Poi esistono dei casi particolari che occorre menzionare. Se il debito del contribuente è superiore al triplo dell’importo dovuto nell’anno precedente, il gestore può chiedere di corrispondere anche i costi sostenuti per l’intervento di limitazione della fornitura, e successivamente, del blocco della stessa. Le medesime condizioni possono verificarsi laddove:

  • l’utente è già stato costituito in mora nei 18 mesi precedenti;
  • non ha onorato i pagamenti dovuti nei due anni precedenti, risultando recidivo per una precedente morosità.

Agli utenti con uso domestico e residente, nonché ai titolari di bonus acqua e alle utenze con “uso pubblico non disalimentabile“, il gestore può inoltre richiedere:

  1. gli interessi di mora;
  2. il costo di spedizione del sollecito bonario;
  3. il costo della messa in mora.

Tuttavia, ognuna di queste fastidiose circostanze può essere evitata mediante maggiore accortezza o la scelta di metodi di pagamento automatici che eliminano la possibilità di errori umani.

Bollette non  pagate: le novità del 2023

C’è da sapere che le bollette sono soggette a prescrizione, decorso un certo lasso di tempo, senza contestazione, il creditore non può più pretenderne il pagamento.

Dal 1 Gennaio 2023 questo periodo di tempo è stato deciso in 2 anni. Allo scadere dei quali non sarà più possibile contestare una bolletta non pagata.

Questa decisione è stata presa dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera)

Qualsiasi sia la ragione del mancato pagamento, quando una bolletta non viene saldata entro la data di scadenza, il fornitore ha diritto di tutelarsi. Vediamo come ed entro quali tempistiche.

Potrebbe interessarti:

Il nostro articolo sul “Corrispettivo Cmor“, un onore presente in bolletta da pagare in caso di irregolarità dei pagamenti.

si tratta di un corrispettivo della bolletta luce o gas, che viene fatturato dal fornitore energetico in casi specifici di irregolarità dei pagamenti.

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Bolletta luce non pagata: i diritti del fornitore

Se la bolletta della luce risulta insoluta, il fornitore ha diritto di tutelarsi procedendo per step:

  1. Se la bolletta non viene saldata entro la data di scadenza indicata nella prima pagina della fattura, il fornitore invia un sollecito di pagamento.
  2. Se anche dopo il sollecito la bolletta non viene saldata, il fornitore procede con una raccomandata che specifica il termine ultimo di pagamento prima della sospensione della fornitura. Per legge, tale termine deve essere superiore a 20 giorni dall’emissione della raccomandata e superiore a 15 giorni dall’invio della raccomandata. Inoltre la raccomandata indica le modalità e i contatti per comunicare l’avvenuto pagamento.
  3. Se il pagamento non perviene dopo 15 giorni, la fornitura viene sospesa (distacco Enel, distacco energia elettrica). Il fornitore non può in ogni caso sospendere la fornitura senza dare preavviso al cliente.

bolletta luce non pagata

Prendiamo ora in esame l’eventualità più auspicabile, ossia che la bolletta venga saldata dopo il primo sollecito, oppure dopo l’invio della raccomandata (ma comunque entro il termine ultimo) e che quindi rientri nella fattispecie della bolletta pagata in ritardo.
Quanto costa saldare una fattura luce in ritardo?

Bolletta luce non pagata: quanto costa pagare in ritardo?

Quanto costa pagare una bolletta in ritardo? Le condizioni relative alla mora sono diverse a seconda del mercato di riferimento del cliente:

  • Mercato Tutelato: il fornitore può chiedere gli interessi di mora, per i giorni di ritardo, a un tasso pari riferimento fissato dalla Banca Centrale Europea (BCE) aumentato del 3,5%.Per esempio, se il tasso di riferimento è al 3%, si può parlare del 6,5% annuo.
  • Mercato Libero: il fornitore può chiedere gli interessi di mora e le spese previste dal contratto (ogni contratto è a sé stante, per cui invitiamo a contattare il provider o a consultare il sito ufficiale del vostro fornitore).

La stessa differenziazione tra i due mercati di riferimento si ha anche in caso di sospensione della fornitura: sia per la sua interruzione che per la successiva riattivazione. Vediamo i dettagli. 

Bolletta luce non pagata: quanto costa sospendere e riattivare l’utenza?

Quanto costa sospendere e poi riattivare un’utenza? In caso di sospensione della fornitura (bollette Enel non pagate, bollette Servizio Elettrico Nazionale non pagate) è previsto il pagamento di un contributo, sia per l’interruzione che per la riattivazione. Il costo cambia a seconda che il cliente si trovi nel Mercato Tutelato o Libero:

  • Mercato Tutelato: un contributo fisso di 26,76€ (ridotto del 50% quando l’utenza è già predisposta per la telegestione), un contributo per oneri amministrativi di 23€ per la riduzione potenza Enel o per la sospensione della fornitura e un contributo fisso per oneri amministrativi, di 23€ per il ripristino di potenza o per la riattivazione della fornitura.
  • Mercato Libero: un contributo fisso di 26,76€ (ridotto del 50% quando l’utenza è già predisposta per la telegestione) a cui aggiungere un eventuale addebito dei costi per la prestazione commerciale come indicato nei singoli contratti.

Come si riattiva la fornitura sospesa?

Per riattivare la fornitura è necessario rivolgersi al proprio fornitore, facendo attenzione ad essere in possesso della documentazione che attesti il pagamento avvenuto.

Il fornitore avviserà immediatamente il distributore locale, che si occuperà della riattivazione entro un giorno feriale dalla data della richiesta.

Nota:

Se il distributore impiega più tempo del previsto per eseguire la riattivazione dell’elettricità, il cliente ha diritto a ricevere un indennizzo, che dipende dal ritardo (pari a 35€ se la riattivazione avviene entro il doppio del tempo massimo, 70€ entro il triplo dei giorni e 105€ se avviene oltre il triplo del tempo).

Fondamentale – ora che abbiamo parlato di come si richiede la riattivazione dell’utenza sospesa – entriamo nel dettaglio di come comunicare l’avvenuto pagamento. Segue la procedura completa.

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Bolletta luce non pagata: come si comunica l’avvenuto pagamento?

Comunicare avvenuto pagamento bolletta

Una volta pagata la bolletta luce in ritardo è importante comunicare il prima possibile l’avvenuto pagamento al fornitore (Enel comunicazione pagamento). Come si fa?

E’ sufficiente inviare al fornitore la ricevuta dello stesso: le modalità sono indicate sia in bolletta che nel sollecito di pagamento.

In apertura abbiamo menzionato i diritti del fornitore. Anche i privati naturalmente ne hanno e qui vi parliamo delle norme pensate per la loro tutela, perché esistono:

  • categorie di clienti per cui la fornitura di luce non può essere sospesa
  • e situazioni in cui la sospensione non è tollerata

Vediamo quali sono questi casi specifici.

Bolletta luce non pagata: i diritti di tutela del cliente

Quali sono i diritti del cliente e quali esenzioni prevedono rispetto ai diritti del fornitore?

La fornitura luce non può essere sospesa se:

  • il cliente non è stato preavvisato con raccomandata
  • il pagamento è già stato eseguito e comunicato
  • la sospensione cadrebbe nei giorni di venerdì e sabato e nei giorni festivi e prefestivi
  • il cliente ha presentato un reclamo scritto in seguito a un malfunzionamento del contatore accertato dal distributore competente, o nei casi di conguagli o di importi anomali per i quali il cliente ha presentato un reclamo scritto al fornitore. Quest’ultimo deve obbligatoriamente rispondere ai reclami prima di procedere alla sospensione della fornitura.
  • La fornitura non può MAI essere sospesa ai clienti definiti non disalimentabili (per esempio i clienti che per ragioni di sopravvivenza sono connessi a macchine salvavita) e ad altri clienti per i quali, fino a quando sono rimasti serviti dall’impresa distributrice, non è stata prevista la sospensione della fornitura in relazione alle funzioni di pubblica utilità svolte dai medesimi.


Chiudiamo ora la nostra guida esaminando il caso in di un errore o ritardo nella spedizione della bolletta, aggiungendo alcuni consigli su come gestire al meglio le proprie fatture.

Bolletta luce arrivata già scaduta: cosa fare?

Bolletta Luce Scaduta

Come ci si comporta se una bolletta arriva talmente in ritardo da risultare già scaduta? Secondo quanto stabilito dall’ARERA (vi segnaliamo qui il sito ufficiale), tutti i fornitori sono obbligati ad indicare nella bolletta di luce e gas sia la data di emissione sia la data di pagamento che deve essere fissata almeno 20 giorni dopo rispetto alla data di emissione. Questo dovrebbe evitare che all’utente arrivi una bolletta già scaduta.

Purtroppo però spesso accade che il servizio postale subisca dei ritardi e la bolletta venga recapitata al cliente in ritardo o addirittura già scaduta. Il cliente ha diritto in questo caso a presentare un reclamo scritto al proprio fornitore, secondo le modalità indicate dallo stesso.

Inoltre, i servizi della gestione smart delle forniture aiutano a prevenire.

Bolletta Web: stop smarrimenti e bollette in ritardo

Per evitare che arrivino bollette già scadute o che addirittura vadano perse, è possibile richiedere la bolletta web: un servizio gratuito per cui tutte le fatture vi arriveranno comodamente online.

Direttamente online potrete leggere i consumi relativi alle spese materia energia, gestire la quota potenza o eventuali importi indebiti.

Parlando di semplificazione e gestione smart della fornitura, è impossibile non menzionare la facoltà di rateizzazione delle bollette (anche per bollette non pagate e scadute) e la domiciliazione bancaria.

Rateizzazione e domiciliazione

Ricordiamo che l’ARERA ha previsto la possibilità di richiedere la rateizzazione delle bollette anche dopo la scadenza di pagamento e che il metodo più semplice per evitare di dimenticarsi di saldare le fatture di luce e gas è richiedere la domiciliazione su conto corrente bancario: in questo modo l’importo della bolletta verrà scalato in automatico.

Infine, per informazioni relative alla voce energia reattiva o alla scheda di confrontabilità, visionare le apposite guide.

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Aggiornato su 6 Feb, 2024

redaction La redazione di Prontobolletta
Redactor

Carolina D.

Redattrice

Commenti

7 Valutazioni bright star bright star bright star bright star bright star 5/5

Per saperne di più sulla nostra politica di controllo, trattamento e pubblicazione dei commenti leggi le nostre menzioni legali.
Hussein
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Salve, ho comprato una casa e ho richiesto il trasferimento dell'energia elettrica per il novembre 2020 e finora non ho ricevuto alcuna bolletta dell'elettricità e la mia fornitura di energia elettrica non è stata interrotta. Ho chiamato tante volte l'azienda e non hanno trovato nulla col mio nome, nonostante ció non mi è arrivata nessuna bolletta . In questo caso cosa succede ai consumi precedenti? Dove sono le bollette e cosa devo fare?

Prontobolletta.it

Salve, probabilmente la fornitura nella nuova casa è intestata al vecchio inquilino che deve procedere con la voltura per cambiare l'intestatario. Dovrà anche assicurarsi che la fornitura nella vecchia abitazione sia stata interrotta. Le consiglio di rivolgersi allo sportello per il consumatore di Arera per ulteriore assistenza, tramite numero verde 800.166.654

Lucia
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Buongiorno, io ho avuto un sollecito di pagamento ma se io do un acconto la luce viene tagliata lo stesso se non saldo l intero importo?

Prontobolletta.it

Salve Lucia, dipende dal fornitore. Le consiglio di contattarli tramite numero verde che trova sul nostro sito.

Paola de souza
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Salve , ho un appartamenti in Affitto e ho chiesto la voltura a dicembre 2019 fino ora non arrivato nessuna bolletta e non stato sospesa la fornitura del gas ? Questa mattina ho telefonato e non hanno nulla a mio nome . Vengono a fare la voltura entro 2 giorni , in questo caso cosa succede con i consumi precedenti? Dove sono queste bollette ? Perché non stato sospeso la fornitura ?

Prontobolletta.it

Salve Paola, spero abbia risolto. Probabilmente la voltura richiesta nel 2019 non è mai andata a buon fine e la fornitura risultava essere intestata ancora al precedente inquilino.

Francesco
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Ho sottoscritto un contratto telefonico per la fornitura di energia elettrica il 9 gennaio 2022 dopo 2 giorni mi sono avvalso del diritto di ripensamento, compilando il relativo modulo ed inviato tramite email al fornitore. All fine del mese mi arriva la bolletta di chiusura di 75€. Devo pagarla ? Il diritto di ripensamento entro i 14 gg non prevede oneri per il cliente, come è possibile tutto ciò ? Come posso difendermi ? Grazie

Prontobolletta.it

Salve Francesco, per maggiori informazioni le consiglio di leggere il nostro articolo sul diritto di ripensamento. In alternativa, può usufruire dello sportello per il consumatore di ARERA al numero verde 800166654. Il servizio Contact Center è utilissimo per qualsiasi quesito sul funzionamento del mercato, sui diritti dei consumatori, per informazione sulla gestione di controversie con i fornitori e molto altro!

Antonio
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Ho una casa in affitto il contratto delle forniture e a nome mio l'inquilino non paga a cambiato di fornitore per non restare senza luce e gas . possono obbligarmi a pagare a me

Prontobolletta.it

Salve Antonio, se lei non ha sottoscritto il contratto, non ha alcun obbligo verso il fornitore.

Simonetta
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ho una bolletta con 4 rate... la prima è stata pagata puntuale, mala seconda rata dovrò pagarla co. 10 giorni di ritardo perché non disponibilità economica per la data stabilita. perdo così la possibilità di pagare a rate

CESARE
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CHIEDO GENTILMENTE UNA BOLLETTE SCADUTA NEL 2003 , E' IN PRESCRIZIONE , NON LA DEVO PAGARE GRAZIE