Contratto di affitto: chi è l’intestatario della bolletta?

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Sommario Quando si affitta una casa, il pagamento delle bollette spetta all’inquilino corrente. Spesso accade che l’ammontare delle utenze venga aggiunto al canone di locazione mensile. Qualora non fosse così, bisogna intestarsi le utenze luce e gas.

Procedi con la lettura dell’articolo per scoprire come intestarsi le utenze di luce e gas e cosa fare in caso di inquilino precedente moroso.

A chi conviene intestare le utenze?

Se si entra in una casa in affitto è lecito domandarsi cosa fare circa le forniture luce e gas. Se si vuole capire chi deve essere l’intestatario della bolletta in un contratto affitto, è bene cercare di fare chiarezza.

Di solito, ove possibile, la scelta migliore è quella di intestarsi le utenze luce e gas. La prassi prevede che, qualora si parli di affittuari che contano di restare a lungo nella casa, il proprietario chieda loro di intestare le utenze a proprio nome. Al contrario se si parla di affitti di breve periodo il proprietario della casa tende a mantenere le utenze intestate a proprio nome.

Non esiste, quindi, una regola fissa per quanto riguarda la bolletta intestatario contratto affitto ma il consiglio, quando si decide di affittare un alloggio, è quello di verificare sempre prima la situazione dei contatori luce e gas.

Cosa fare per intestarsi le utenze luce e gas

Una volta assodato che è consigliabile intestarsi le bollette luce e gas quando si affitta un alloggio per un tempo non breve, la prima cosa da fare sarà procurarsi una bolletta del precedente intestatario. In questo modo si potranno ricavare dalla bolletta tutti i dati utili per richiedere una voltura delle utenze al fornitore luce e gas.

Infatti la voltura prevede il cambio intestatario del contratto con fornitura già attiva a differenza del subentro, in cui il contatore risulta essere stato disattivato dal precedente intestatario.

Per richiedere la voltura, e cambiare quindi l’intestatario della bolletta del contratto d’affitto, bisognerà presentare i seguenti documenti:

  • Dati anagrafici precedente intestatario
  • Dati anagrafici nuovo intestatario
  • Dati relativi alle utenze: POD (luce) PDR (gas)
  • Indirizzo di fornitura
  • Lettura del contatore, per effettuare eventualmente un ricalcolo dei consumi
  • RID bancario per addebito su conto corrente
  • Indirizzo email

La voltura verrà ultimata in circa 4 giorni lavorativi dal momento della richiesta del nuovo intestatario e, fatto molto importante, questo non implicherà alcuna interruzione dell’erogazione luce e gas.

Buono a sapersi:

In particolare la voltura non prevede alcun intervento sui contatori luce e gas. Attenzione però perché se si parla di una voltura legata a una casa in affitto, ci vorrà anche un passaggio in più: la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.

Con la voltura si mantengono gli stessi termini contrattuali del precedente inquilino, si può successivamente decidere di cambiarli, come per esempio scegliere gli scaglioni in bolletta o se scegliere un prezzo fisso o indicizzato.

Cos’è la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà

Per chi fosse l’inquilino dell’immobile è bene sapere che, quando sottoscrive il contratto luce e gas, dovrà per forza di cose compilare la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. In questa dichiarazione dovrà inserire gli estremi del contratto regolarmente registrato all’agenzia delle entrate e dovrà farlo prima di richiedere la voltura al fornitore. Il documento di dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà serve per capire a quale titolo si è domiciliati in casa, così da evitare potenziali evasioni fiscali.

Cosa fare in caso di morosità dell’inquilino precedente

In alcune situazioni può anche capitare che, al momento di sottoscrivere il nuovo contratto e di richiedere la voltura, si scopra che il precedente inquilino abbia lasciato delle morosità pendenti. La presenza di eventuali morosità del precedente inquilino può anche coincidere con il fatto che i contatori risultino essere ancora attivi.

  • Il nuovo intestatario, in questo caso specifico, potrà valutare di saldare il debito del precedente inquilino così da evitare la sospensione della fornitura per morosità.
  • Per procedere in questo modo il nuovo affittuario potrebbe pagare il fornitore per poi richiedere il rimborso al proprietario di casa o al vecchio utente.
  • Attenzione però a considerare che il nuovo inquilino della casa non ha alcun obbligo nei confronti del fornitore, in quanto, non è lui a essere responsabile dei mancati pagamenti.
  • In alternativa al saldo del debito del precedente inquilino si potrà percorrere un’altra strada, quella della voltura per morosità.

Come procedere con la voltura per morosità

Se si decidesse di non saldare la morosità lasciata dal vecchio inquilino, allora non resterà altra scelta che richiedere una procedura di voltura per morosità al fornitore. Ecco i vari passaggi utili:

  • Bisognerà richiedere un documento di estraneità, che testimoni di non avere alcun legame di parentela con il precedente intestatario
  • Si dovrà richiedere al precedente inquilino di chiudere i contatori per poi procedere a una riattivazione a proprio nome.

Non è comunque assicurato che il fornitore accetti di eseguire la voltura, anche una volta inviato correttamente il documento di estraneità. In caso di rifiuto della voltura da parte del fornitore non resterà altra soluzione che scegliere un altro gestore.

Proprio per evitare queste situazioni di morosità spesso il proprietario della casa si fa intestare le utenze luce e gas così da tenere sempre sotto controllo i pagamenti e non rischiare che un inquilino lasci la casa, senza prima aver saldato l’importo delle fatture luce e gas.

I costi della voltura luce e gas

Quando si decide di andare in affitto e di intestarsi le utenze luce e gas si dovrà, quindi, richiedere una voltura al fornitore energetico. I costi per la voltura sono diversi se si parla di fornitura luce o gas e variano anche sulla base della tipologia di contratto attivo con il precedente intestatario, e quindi con il mercato o libero con il Servizio di Maggior Tutela (tariffe fissate ogni tre mese dall’Arera).

Ricordiamo che il Servizio di Maggior Tutela cesserà comunque nel 2022, non lasciando altra scelta al cliente che sottoscrivere un contratto con un fornitore del libero mercato.

Con il Servizio di Maggior Tutela i costi di voltura sono stabiliti dall’Autorità e ammontano a:

Costi di Voltura – Mercato Tutelato
Oneri Amministrativi 27,03€
Contributo Fisso 23€
Imposta di bollo 16€
Altro Deposito cauzionale e IVA

Invece per quanto riguarda la voltura con il mercato libero il costo della voltura è così costituito da:

Costi di Voltura – Mercato Libero
Oneri Amministrativi 27,03€
Quota di servizio da 20€ a 60€
Altro Deposito cauzionale e IVA

I costi amministrativi della voltura gas, sia per il Servizio di Maggior Tutela che per il mercato libero, variano in base al distributore locale e sono indicati all’interno del contratto. Nel caso del mercato libero i fornitori potrebbero anche aggiungere un costo per la gestione pratica.

Il proprietario di casa può staccare le utenze in caso di morosità?

Quando un proprietario di casa affitta a un nuovo inquilino, lasciando a sè però intestate le utenze luce, acqua e gas, si sta sostanzialmente fidando che l’inquilino saldi le utenze energetiche. Se questo non accade, il proprietario dovrà saldare gli arretrati per poi recuperare la somma dovuta dal moroso.

Non si potrà invece, in alcun modo, staccare le utenze all’inquilino costringendolo ad andarsene, in quanto, questa azione non è consentita dalla legge. Non solo, se il proprietario dovesse staccare le utenze luce e gas all’inquilino moroso potrebbe essere passibile di una vera e propria responsabilità penale.

Consiglio:

Se si è proprietari di casa, il consiglio è quello di chiudere le forniture e lasciare che il nuovo inquilino se le intesti, diventando così lui il responsabile del pagamento delle successive bollette e della eventuale morosità.

Come procedere in caso di contratto di locazione

Qualora si entrasse in una casa con un contratto di locazione, ci si dovrà accordare con il proprietario di casa per capire come gestire le utenze luce e gas. Se sarà il locatore a sottoscrivere i contratti per le utenze luce e gas della casa, sarà lui il responsabile delle fatture e anche colui che dovrà rispondere in caso di mancato pagamento delle bollette. Qualora invece il proprietario della casa preferisca mantenere le bollette energetiche a proprio nome dovrà richiedere il pagamento delle fatture al locatario.

Ricordiamo che, dopo aver richiesto la voltura o il subentro, si potrà scegliere l’offerta del fornitore prescelto più conveniente sulla base delle proprie specifiche esigenze di consumo. Non solo, in caso di contatore disattivato, e quindi di subentro, si potrà scegliere anche un nuovo fornitore. In caso di voltura delle utenze per affitto il consiglio è quello di non accettare a scatola chiusa l’offerta del precedente inquilino, ma di valutare se è conveniente e agire di conseguenza secondo il proprio interesse e risparmio.

Se vuoi risparmiare sulle bollette luce e gas, chiama gratuitamente il seguente numero.

02 94 75 67 37

Info

Aggiornato su 19 Set, 2023

redaction La redazione di Prontobolletta
Redactor

Carolina D.

Redattrice

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