Cosa sono gli oneri di sbilanciamento e come incidono sulla bolletta

Oneri di sbilanciamento e distribuzione dell'energia in Italia
La trasmissione dell'energia elettrica in Italia richiede un equilibrio assoluto per prevenire black out o cadute della rete. Il compito di mantenere questo equilibrio e soddisfare la domanda di energia di privati e aziende è affidato al gestore della rete elettrica. In Italia, il gestore principale è Terna, che gestisce circa il 98% della rete.
Cosa sono gli oneri di sbilanciamento?
Gli oneri di sbilanciamento sono i costi previsti dall'ARERA per coprire l'attività di dispacciamento, che consente al gestore della rete elettrica di mantenere l'equilibrio tra domanda e offerta di energia. Questi oneri si applicano quando vi è una differenza tra la quantità di energia programmata per la distribuzione e la produzione effettiva di energia.
Gli impianti basati su fonti rinnovabili, come solare ed eolico, sono soggetti a oneri di sbilanciamento più elevati, poiché la produzione di energia dipende da fattori meteorologici, rendendo la previsione più complessa e meno programmabile.
Molti si chiedono se esista una tariffa fissa per questa spesa o se vari in base al tipo di fonte energetica utilizzata. Vediamo quindi qual è il costo in bolletta per gli oneri di sbilanciamento e le principali disposizioni adottate dall'ARERA negli ultimi anni.
Oneri di sbilanciamento: qual è il costo in bolletta?
Il costo in bolletta degli oneri di sbilanciamento per gli utenti dipende da vari fattori. Esiste una tariffa fissa in bolletta luce per tutti gli utenti, ma ci possono essere differenze tra chi utilizza fonti rinnovabili e tradizionali.
ARERA e i produttori di energia green, tra cui l'ANEV (Associazione Nazionale Energia del Vento), hanno dibattuto per rispondere a questa questione sin dal 2012, anno in cui l'Autorità ha pubblicato la prima Delibera sull'argomento.
Vediamo gli step di questa discussione:
La diatriba tra ARERA e i produttori di energia green è iniziata nel 2012, quando l'ARERA ha emesso la Delibera n. 281, seguita dalla Delibera n. 462 del 2013, per regolare gli oneri di sbilanciamento.
I provvedimenti dell'ARERA sono stati giudicati inappropriati perché le fonti rinnovabili non programmabili venivano equiparate a quelle convenzionali. ARERA sembrava non tener conto della difficoltà da parte dei produttori verdi nella previsione quotidiana della produzione.
Sia il Tar che il Consiglio di Stato hanno bocciato entrambi i provvedimenti, definendo discriminatoria la Delibera.
Nel 2013, il Tar ha sostenuto gli operatori del settore, criticando la decisione discriminatoria di non differenziare nella valutazione dei compensi tra le varie fonti energetiche. Successivamente, il Consiglio di Stato ha rigettato la Delibera n. 281, ma l'Autorità, nonostante ciò, ha emanato una nuova Delibera, la n. 462, che conservava in parte gli oneri di sbilanciamento per i produttori di energia.
La Delibera n. 281 è stata oggetto di un ricorso da parte dell'Autorità, tuttavia, il Consiglio di Stato ha declinato il ricorso. Secondo il Consiglio, è fondamentale implementare sistemi di calcolo dei compensi che differenziano tra fonti programmabili e non, al fine di riconoscere le difficoltà incontrate dalle fonti rinnovabili nella previsione della produzione energetica. Alla fine, entrambe le Delibere sono state annullate, esonerando gli operatori eolici dal pagamento di tali oneri.
A seguito di una consultazione pubblica, nell'ottobre del 2014 l'ARERA ha emanato la Delibera n. 522 che tiene conto delle specifiche caratteristiche di ciascuna fonte e in cui la franchigia è differenziata per l’energia eolica, fotovoltaica, idroelettrica e geotermica.
Questo è ad oggi il provvedimento più recente in materia, con un meccanismo calibrato sulla particolarità delle singole fonti rinnovabili, evitando un carico eccessivo sul totale della bolletta, che si somma agli altri costi fissi e variabili, come le spese per oneri di sistema, le spese per la materia prima energia, gli oneri di sistema e altre voci, per gli utenti finali.
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Domande Frequenti
Cos'è il prezzo di sbilanciamento?
Il prezzo di sbilanciamento è l'importo stabilito da Terna che un Utente del dispacciamento deve pagare (in caso di sbilanciamento negativo) o ricevere (in caso di sbilanciamento positivo) a causa della non conformità tra il programma di immissione e l'effettiva quantità di energia immessa nel sistema.
Chi paga gli oneri di sbilanciamento?
Gli oneri di sbilanciamento dell'energia elettrica sono destinati a coprire i costi sostenuti dal gestore di rete per la differenza tra l'energia programmata e quella effettivamente prodotta in ciascuna ora. In passato, prima dell'introduzione della Delibera, questi oneri erano interamente a carico degli utenti finali.
Cos'è lo sbilanciamento?
Lo sbilanciamento è un concetto che rappresenta la differenza tra la quantità di energia prevista nel sistema e quella effettivamente disponibile. Indica un surplus o un deficit di energia rispetto alla previsione effettuata attraverso il modello di sbilanciamento previsionale.
Aggiornato su 8 Apr, 2025
Gaia V.
Specialista SEO
Laureata in Economia Aziendale e Management presso l'Università Carlo Cattaneo, si unisce al team di prontobolletta a Gennaio 2020. Appassionata del mondo dell'energia e della comunicazione, si occupa di content marketing, SEO e redazione articoli per prontobolletta.
Laureata in Economia Aziendale e Management presso l'Università Carlo Cattaneo, si unisce al team di prontobolletta a Gennaio 2020. Appassionata del mondo dell'energia e della comunicazione, si occupa di content marketing, SEO e redazione articoli per prontobolletta.
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