Distacco imposto per morosità con Enel o altri fornitori: come funziona
Ti sei mai chiesto cosa succede se non si paga la bolletta o se la si paga in ritardo? In questo articolo potrai approfondire la procedura di distacco imposto per morosità e tutti i relativi dettagli.

Table of Contents
- Distacco imposto per morosità: cos'è e cosa succede
- Mancato pagamento della bolletta. Cosa succede? Ecco i vari step
- Ritardo nel pagamento della bolletta. Cosa fare?
- Distacco imposto per morosità: procedure del fornitore per mancato pagamento
- Quando non può essere sospesa la fornitura
- Come riattivare la fornitura dopo un distacco imposto per morosità
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Distacco imposto per morosità: cos'è e cosa succede
Cos'è la morosità? Il distacco della luce per morosità consiste nell'interruzione della fornitura di energia elettrica a seguito del mancato pagamento delle bollette.
Mancato pagamento della bolletta. Cosa succede? Ecco i vari step
- Sollecito di pagamento: il fornitore invia un avviso di inadempienza al cliente;
- Preavviso di distacco: se il pagamento non avviene entro il termine indicato nel sollecito, viene emesso un preavviso di distacco, informando il cliente che, in caso di mancato saldo, la fornitura sarà sospesa entro una certa data;
- Riduzione della potenza: prima di procedere con il distacco completo, il fornitore può ridurre la potenza disponibile, consentendo solo un uso minimo dell’energia per garantire le esigenze essenziali;
- Distacco della fornitura: se il cliente continua a non pagare, si arriva al distacco totale dell'energia elettrica, che viene eseguito da un tecnico incaricato;
- Ripristino del servizio: una volta saldato il debito, il fornitore ripristina la fornitura entro 48 ore lavorative, applicando eventualmente costi aggiuntivi per il distacco e la riattivazione.
Ritardo nel pagamento della bolletta. Cosa fare?
Se l’utente paga la bolletta in ritardo rispetto ai tempi stabiliti è tenuto anche al pagamento degli interessi di mora sulla somma dovuta:Passaggio | Tempistiche medie |
---|---|
Sollecito di pagamento | 15-30 giorni dalla scadenza della bolletta |
Preavviso di distacco | Almeno 10 giorni dopo il sollecito |
Riduzione della potenza | Prima del distacco completo |
Distacco della fornitura | 30-60 giorni dopo la prima scadenza |
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Distacco imposto per morosità: procedure del fornitore per mancato pagamento
In caso di mancato pagamento, i fornitori di energia come Enel attuano diverse procedure per recuperare i crediti e gestire il rischio di morosità. Le procedure possono variare leggermente tra fornitori, in particolare tra il mercato tutelato e il mercato libero. Di seguito, vediamo le pratiche adottate da Enel e le differenze rispetto ad altri fornitori.Distacco imposto per morosità: procedure specifiche di Enel
- Sollecito di pagamento iniziale con un avviso formale di inadempienza: in questa fase, Enel può offrire soluzioni per facilitare il saldo della bolletta, come piani di rateizzazione;
- Notifica scritta del preavviso di distacco: se il cliente non risponde al sollecito, viene inviata una comunicazione che informa del rischio di distacco della fornitura entro un certo numero di giorni;
- Riduzione della potenza disponibile: per i clienti che non saldano entro i termini indicati, Enel può ridurre la potenza erogata al minimo necessario per garantire solo servizi essenziali. Questo rappresenta un ulteriore avvertimento prima del distacco totale;
- Penali e costi aggiuntivi: nel caso in cui si proceda al distacco, Enel può addebitare spese amministrative per il ripristino del servizio, che il cliente dovrà pagare oltre all’importo della bolletta arretrata. Nel caso ti servisse contattare Enel, in questa pagina abbiamo lasciato tutti i contatti del fornitore.
Distacco imposto per morosità: la procedura degli altri fornitori
Le procedure adottate da altri fornitori possono differire in base al mercato di appartenenza. Vediamoli nel dettaglio:Procedura | Mercato libero | Mercato tutelato |
---|---|---|
Soluzione per pagamenti arretrati | Opzioni variabili in base al contratto | Rateizzazione possibile, ma con regole standard |
Preavviso di distacco | Potrebbe essere più rapido o flessibile | Obbligatorio, con tempistiche definite da ARERA |
Riduzione della potenza | Non sempre prevista, dipende dalle condizioni contrattuali | Generalmente applicata prima del distacco |
Interessi di mora | Concordati liberamente tra cliente e fornitore | BCE + 3,5%, come stabilito da ARERA |
Costi di riattivazione della fornitura | Varia a seconda del contratto | Previsti da ARERA, con tariffe standard |
Quando non può essere sospesa la fornitura
La sospensione della fornitura di energia elettrica non può avvenire in tutte le circostanze, e la normativa italiana prevede precise eccezioni per proteggere i consumatori in situazioni particolari. Queste limitazioni sono pensate per salvaguardare i clienti vulnerabili o garantire condizioni minime di sicurezza. Di seguito, analizziamo i casi in cui la fornitura non può essere interrotta e le tutele previste.Condizione | Descrizione |
---|---|
Clienti vulnerabili | Divieto di distacco per clienti con apparecchiature salvavita o gravi problemi di salute |
Beneficiari del bonus sociale | Maggiore protezione per famiglie a basso reddito |
Temperature estreme | Nessuna sospensione durante ondate di freddo o caldo eccezionali |
Contenziosi aperti | Sospensione vietata fino alla risoluzione del contenzioso |
Rateizzazione in corso | Divieto di distacco se il cliente rispetta i termini del piano di pagamento concordato |
Come riattivare la fornitura dopo un distacco imposto per morosità
Quando la fornitura di energia elettrica viene sospesa per morosità, è possibile richiedere la riattivazione del servizio una volta saldato il debito. Il processo di riattivazione e i relativi costi possono variare in base al fornitore e al tipo di contratto (mercato tutelato o mercato libero).Ecco i principali passaggi che un cliente deve seguire per ottenere la riattivazione della fornitura elettrica:
1.Pagamento del debito arretrato
Per riattivare la fornitura, è necessario saldare tutte le bollette non pagate e i relativi interessi di mora. In alcuni casi, possono essere richieste anche penali aggiuntive.
2.Comunicazione al fornitore
Dopo aver effettuato il pagamento, il cliente deve contattare il servizio clienti del fornitore e inviare la prova del saldo (ad esempio, una ricevuta di pagamento). È importante fornire tutte le informazioni richieste per velocizzare la procedura.
3.Tempi di riattivazione
Una volta verificato il pagamento, il fornitore invia la richiesta di riattivazione al distributore locale. La riattivazione della fornitura avviene entro 48 ore lavorative dal momento della conferma del pagamento.
4.Controllo del contatore
In alcuni casi, potrebbe essere necessario un intervento tecnico sul contatore per riattivare la fornitura. Questo avviene soprattutto se il contatore è stato fisicamente disconnesso.
Tipologia di costo | Descrizione |
---|---|
Spese amministrative per la riattivazione | 20-50 euro |
Costi per l'intervento tecnico sul contatore | 30-100 euro (in base al tipo di intervento) |
Penali o interessi di mora | BCE + 3,5% (tasso stabilito da ARERA nel mercato tutelato) o variabile nel mercato libero |
FAQ
Cosa fare per non farsi staccare la luce?
Per evitare il distacco della luce, è importante:
- Pagare le bollette entro la scadenza;
- Contattare il fornitore in caso di difficoltà economiche e richiedere una rateizzazione;
- Verificare se si ha diritto al bonus sociale, che può ridurre l'importo delle bollette;
- Presentare subito eventuali reclami se si riscontrano errori nella fatturazione.
Come capire se il contatore è depotenziato?
Per capire se il contatore è depotenziato, controlla se la potenza disponibile è inferiore a quella contrattuale. Segnali tipici di un contatore depotenziato includono l’interruzione della fornitura quando si utilizzano più elettrodomestici contemporaneamente. Sul display del contatore elettronico, potrebbe essere indicata una potenza ridotta (ad esempio, 1,5 kW invece dei soliti 3 kW).
Cosa devo fare in caso di sospensione illegittima?
In caso di sospensione illegittima per morosità, è consigliabile innanzitutto contattare il servizio clienti del fornitore per chiarire la situazione e verificare i pagamenti effettuati. Se il problema persiste, puoi rivolgerti all'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) o a un’associazione dei consumatori per richiedere assistenza e, se necessario, procedere con una contestazione formale.