Come installare il gas metano? La guida completa

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Chi bisogna contattare per installare il gas metano?

Hai una casa senza gas? Come prima cosa, per poter usufruire della fornitura gas, è necessario inoltrare la richiesta di primo allaccio gas (chiamato anche semplicemente allacciamento gas). Ma chi bisogna contattare?

Le opzioni a disposizione degli utenti sono due: da un lato troviamo i fornitori luce e gas (come Enel Energia, Iren, Plenitude, ecc.), dall’altro troviamo invece i distributori locali di gas (come E-distribuzione, Areti o Italgas Reti).

Qual è la differenza? Nel primo caso, quindi contattando direttamente la società distributrice del territorio, si procede solamente con il collegamento degli impianti domestici a quelli della rete locale e la messa in posa dei nuovi contatori gas; invece, richiedendo il primo allaccio ad un fornitore luce e gas, quest’ultimo si occuperà di contattare il distributore attivo sul territorio per effettuare i lavori tecnici, e successivamente procederà all’attivazione della fornitura.

In quest’ultimo caso, l’utente dovrà scegliere tra le diverse offerte gas proposte dal fornitore e sottoscrivere un contratto con la società, così da poter avviare l’intera procedura.

Considerati anche i tempi necessari per gli interventi tecnici da effettuare, è consigliato inviare la richiesta di allaccio al distributore solo quando si è sicuri che l’abitazione rimarrà vuota ancora per un po’. Una volta che si è pronti al trasloco, è bene muoversi in anticipo così da poter concludere l’intera procedura in tempo.

I documenti per la richiesta

Per richiedere il primo allaccio gas, la documentazione e i dati da presentare (sia che si inoltri la richiesta al fornitore sia che si invii invece al distributore) sono i seguenti:

  • un documento d’identità dell’intestatario in corso di validità
  • l’indirizzo della nuova utenza
  • l’indirizzo per la fatturazione e per le comunicazioni (se differente da quello della fornitura)
  • il codice PDR
  • il tipo di utilizzo della fornitura (per esempio riscaldamento, acqua calda sanitaria, ecc.)
  • i contatti dell’intestatario della fornitura
  • una copia della concessione edilizia.

Conviene veramente il gas metano?

Installare gas metano o GPL? Quale fornitura è migliore?

Parliamo di due combustibili con caratteristiche che, in linea generale, sono molto simili. Tuttavia, ci sono alcuni aspetti a cui prestare attenzione prima di fare una scelta.Entrambi sono combustibili puliti, ma mentre il gas metano è disponibile ad un prezzo più conveniente, il costo del GPL è di norma più elevato.

[min]Anche in merito al potere calorifico installare gas metano risulta più vantaggioso: difatti, il gas naturale ha un potere calorifico di 12.000 kcal/Kg, mentre quello del GPL è di 11.500 kcal/Kg.[/main]

In aggiunta, la fornitura di gas metano si presenta più pratica e meno “complicata” rispetto alla fornitura di GPL. Difatti, per consumare quest’ultimo, l’impianto deve essere di maggiori dimensioni e deve includere un serbatoio di stoccaggio (che può essere preso in affitto oppure acquistato).

In conclusione, installare gas metano è l'opzione ideale (anche per risparmiare!).

Bisogna però ricordare che, per usufruirne, l’impianto domestico deve essere collegato alla rete di distribuzione di gas naturale locale. Purtroppo, questa non si estende su tutto il territorio italiano ed è quindi importante verificare la presenza di reti di distribuzione, soprattutto se si abita in zone particolari o difficilmente raggiungibili.

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Info

Quanto costa il gas metano?

Il prezzo del gas metano viene stabilito trimestralmente dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, seguendo quelli che sono gli andamenti del mercato.

Attualmente, il prezzo del gas metano è di 1,049988 €/Smc e rimarrà tale fino alla fine di Ottobre. Il costo della materia prima, viste le particolari dinamiche attuali, è aumentato del 22,2% rispetto al precedente trimestre.Difatti, per il primo trimestre del 2022 il prezzo era pari a 0,879436 €/Smc e nel secondo trimestre era invece di 0,859570 €/Smc.

Tuttavia, questi prezzi sono validi solo per i clienti che appartengono al mercato di maggior tutela. Infatti, i fornitori che operano nel mercato libero, possono definire liberamente la spesa relativa alla materia prima. Proprio per questo motivo è fondamentale confrontare le offerte luce e gas per trovare quella che, oltre a coincidere con le proprie abitudini di consumo, consente di risparmiare in bolletta.

Chi è il fornitore di gas metano?

Fornitore e distributore sono due realtà che spesso vengono confuse tra loro dagli utenti. C’è però una grande differenza tra le attività che i due svolgono.

Il distributore gas, come dice anche il nome stesso, ha il compito di trasportare e di distribuire la materia prima gas fino ai consumatori finali. Di conseguenza, si occupa della gestione della rete di distribuzione, ma anche della lettura dei consumi, dell’accertamento degli impianti di gas, di operazioni come l’aumento della potenza o la sostituzione del contatore e così via.

Al contrario, l’attività del fornitore consiste nella vendita al dettaglio del gas al cliente finale. Difatti è il provider che gestisce gli aspetti commerciali e amministrativi della fornitura. Per questo motivo, l’utente che desidera attivare le proprie utenze domestiche, deve rivolgersi ad un fornitore luce e gas per poterne usufruire. Stipulando un contratto con la società, e quindi scegliendo la promo più adatta per le proprie necessità, l’utente può beneficiare di luce e gas.

Inoltre, se con il distributore esiste una sorta di “vincolo” (poiché non è possibile scegliere da quale distributore farsi servire), il cambio fornitore gas è invece una procedura molto comune e semplice. Per esempio, se non si è più soddisfatti della propria offerta e si desidera quindi cambiare il provider di gas, è necessario stipulare un ulteriore contratto con un nuovo operatore e aspettare la fine del mese per il passaggio!

Cosa fa il tecnico durante il sopralluogo?

Una volta elaborata la richiesta di allaccio (che il fornitore deve eventualmente comunicare al distributore nel giro di 2 giorni) si passa allo step successivo: il sopralluogo.

Una volta fissato l’appuntamento con il distributore locale, dei tecnici specializzati eseguiranno un sopralluogo per progettare e studiare gli interventi tecnici da effettuare per il collegamento degli impianti e la messa in posa del contatore.

In poche parole:

Si verifica se lo spazio predisposto all’installazione del contatore rispetti tutti i requisiti di sicurezza e si prende nota delle modifiche da compiere sull’impianto. Questa fase è molto importante, poiché dalla complessità dei lavori rilevata, dipenderà la lunghezza dell’intero iter di allacciamento.

A questo punto, il distributore stilerà un preventivo e, una volta che questo viene accettato e pagato dall’utente, sarà possibile avviare l’operazione.
Il tempo massimo stabilito da ARERA per realizzare l’allacciamento è di 60 giorni lavorativi che, se superati, obbligano il distributore a versare un indennizzo di €35 all’utente (che viene raddoppiato o triplicato se il ritardo si prolunga ulteriormente).

Quali sono i requisiti per la messa in posa del contatore?

Come vedremo a breve, la messa in posa del contatore può avvenire solo in spazi dedicati e specifici, che rispettano i requisiti di sicurezza imposti da ARERA.

Più nello specifico, il contatore gas può essere installato esternamente, in un’apposita nicchia o in un armadietto protetto, oppure all’interno dell’abitazione. In questo caso, ci sono delle particolari regole da seguire, per garantire un maggior livello di sicurezza.

Difatti, installare gas metano è vietato:

  1. nei locali in cui non è presente (e non può essere realizzata) ventilazione naturale
  2. nelle camere da letto
  3. nei locali destinati ai servizi igienici
  4. sotto lavabi e lavandini
  5. sopra apparecchi di utilizzazione a fiamma libera.

Delibera 40: quali sono i moduli da compilare?

La delibera 40 è una disposizione riguardante gli accertamenti della sicurezza degli impianti di utenza a gas. L’utente che desidera attivare il proprio contatore gas, deve compilare e consegnare gli allegati tecnici stabiliti da ARERA al distributore.

Ma quali sono e a cosa servono? In linea generale, i diversi allegati citati nella delibera sono essenziali per verificare che l’impianto di gas sia stato eseguito correttamente, seguendo le attuali norme vigenti. Perciò, solo dopo la loro approvazione, il distributore attiverà la fornitura di gas.

Ricorda però, che questi documenti sono necessari anche per accertare la sicurezza di eventuali modifiche effettuate su un impianto già esistente e non servono invece in caso di sostituzione contatore gas.

Gli allegati della delibera

Gli allegati tecnici che l’utente deve inoltrare alla società distributrice così da accertare la regolarità dell’impianto sono 4:

  • allegato G/40, una lettera trasmessa dal fornitore al cliente per indicare l’intera procedura d’attivazione
  • allegato H/40, che raccoglie i dati di identificazione dell’impianto da attivare e che corrisponde ad una conferma della richiesta di attivazione (con la quale l’utente dichiara inoltre di non utilizzare l’impianto fino a quando questo non sarà sicuro)
  • allegato I/40, compilato dal tecnico installatore dell’impianto interno, che riporta tutte le info e gli allegati tecnici relativi ai lavori effettuati
  • attestazione di tenuta dell’impianto.


A questo punto il distributore proseguirà con l’accertamento della documentazione, il cui costo va dai €40 ai €47 e, se l’esito sarà positivo, procederà con l’attivazione della fornitura di gas.

Se hai altri dubbi su come installare gas metano, visita la pagina delle domande frequenti di ARERA.

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Info

Aggiornato su 30 Ott, 2024

Andrea Carriero

Head of Infrastructure

Andrea Carriero è un esperto di infrastrutture IT e DevOps, attualmente Head of Infrastructure presso Papernest, con oltre 6 anni di esperienza. Ha guidato progetti chiave per migliorare la scalabilità e l’efficienza dei sistemi, supportando la crescita operativa dell’azienda.

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