Quello che non si vede del boom dell'intelligenza artificiale in Italia: l'enorme consumo di energia e acqua

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L’energia e l’acqua nell’IA: un costo nascosto
Ogni volta che l’IA genera un'immagine o un contenuto, viene alimentata da complessi modelli computazionali che richiedono energia elettrica in quantità elevata. Questi processi avvengono in enormi centri di calcolo che funzionano 24 ore su 24, consumando risorse in continuazione. In Italia, come nel resto del mondo, la crescente domanda di energia alimenta questa corsa tecnologica. Secondo stime recenti, ogni immagine generata da IA consuma energia pari a quella di una famiglia media per un'intera giornata mettendo sotto pressione il sistema energetico nazionale. Le tecnologie legate all'efficienza energetica dovrebbero essere considerate per ridurre questi impatti.Impatti sull’acqua: un fattore spesso ignorato
Oltre all’energia, anche l’acqua è fondamentale per il funzionamento dei server. I centri di calcolo necessitano di acqua per il raffreddamento dei sistemi. In alcune regioni italiane con stress idrico e siccità, questo consumo diventa ancora più problematico. Un esempio? Per ogni 20 immagini generate, si possono consumare fino a mezzo litro di acqua, un fattore che non può essere ignorato quando si parla di sostenibilità.Processo IA | Consumo di energia (per immagine) | Consumo di acqua (per 20 immagini) |
---|---|---|
Generazione di immagini | 300 kWh (media) | 0,5 litri |
Raffreddamento server | 50 kWh per ora di operazione | 1,2 litri per 10 ore |
L’impatto sul mercato dell'energia in Italia
Con l’aumento del consumo energetico legato all’IA, l'Italia sta affrontando una maggiore richiesta di energia elettrica. Ciò potrebbe portare a un aumento dei costi dell'energia, aggravando la situazione per i consumatori. Il crescente uso di fonti fossili per alimentare i server potrebbe contribuire a un maggiore rilascio di CO2, rallentando gli sforzi di decarbonizzazione previsti per il 2025. Un maggior focus sulle energie rinnovabili potrebbe essere la chiave per limitare l’impatto ambientale di queste tecnologie. Secondo l'Energy Outlook 2025 di BloombergNEF, l'aumento della domanda di energia per tecnologie emergenti come l'IA contribuirà a una crescita significativa dei consumi, il che potrebbe influire negativamente sulla capacità di ridurre le emissioni globali, in particolare nei paesi che dipendono ancora da fonti non rinnovabili.- Aumento dei costi energetici: più energia richiesta per alimentare l’IA potrebbe tradursi in bollette più alte per i consumatori italiani.
- Pressione sulle risorse idriche: in alcune zone italiane, il consumo di acqua per il raffreddamento potrebbe accentuare i problemi di scarsità idrica.
- Impatto delle fonti fossili: l’utilizzo di energia da fonti non rinnovabili aumenta le emissioni di CO2.