Il Progetto Pioneer trasforma l’aeroporto di Fiumicino in un modello di eccellenza per energie rinnovabili e economia circolare, grazie alla collaborazione tra Enel, ADR, Stellantis e l’Istituto Fraunhofer. Inaugurato il 3 giugno 2025, l’impianto accumula l’energia prodotta da 55.000 pannelli fotovoltaici, assicurando continuità di fornitura anche in assenza di sole.

Caratteristiche tecniche e architettura del sistema

Il cuore di Pioneer è un Battery Energy Storage System (BESS) da 10 MWh, realizzato combinando 762 moduli di batterie di seconda vita recuperati da veicoli elettrici di Nissan, Mercedes e Stellantis. Ciascun modulo, con una capacità residua intorno all’80 %, è stato sottoposto a rigorosi test di sicurezza e affidabilità. I moduli, alloggiati in 12 container modulari, sono collegati in rete con il Solar Farm di ADR, 55.000 pannelli fotovoltaici che producono energia pulita per l’aeroporto. Enel coordina la gestione operativa, garantendo un monitoraggio in tempo reale e un bilanciamento intelligente tra produzione, accumulo e consumo.

Benefici ambientali e di rete

Il Progetto Pioneer non si limita a immagazzinare energia: crea un vero e proprio valore aggiunto sia per l’ambiente sia per la stabilità del sistema elettrico nazionale. Grazie alla sinergia tra accumulo e produzione rinnovabile, l’impianto di Fiumicino offre vantaggi concreti e misurabili:

  • Riduzione delle emissioni di CO₂: riutilizzando moduli esausti si evitano nuove produzioni di celle e si stima un abbattimento di circa 16.000 tonnellate di CO₂ in dieci anni;
  • Stabilità e flessibilità di rete: l’accumulo fornisce energia nelle ore serali o in caso di picchi di domanda, offrendo servizi di regolazione alla rete nazionale e prevenendo sovraccarichi o blackout.

Questa doppia funzione ambientale e di rete rende il Progetto Pioneer un caso di studio perfetto per altre infrastrutture critiche che vogliano integrare rinnovabili in modo efficiente e sostenibile.

Economia circolare e partnership

Alla base di Pioneer c’è una filiera circolare ben strutturata. Le batterie, recuperate dai veicoli elettrici, sono rigenerate e testate dalla divisione SUSTAINera di Stellantis per valutarne lo stato di salute. Il gruppo Loccioni ha curato la system integration, montando i container-batteria e collegandoli al BESS da 10 MWh. Aeroporti di Roma fornisce l’infrastruttura e il contesto operativo, mentre Enel gestisce l’interfaccia con la rete, ottimizzando i flussi energetici. Questo modello cooperativo riduce i costi di approvvigionamento di nuove batterie, prolunga la vita dei materiali e minimizza l’impatto dei rifiuti tecnologici.

Prospettive future e replicabilità

Consolidato il successo a Fiumicino, il Progetto Pioneer si prepara a estendere il proprio impatto su scala nazionale e internazionale. Le soluzioni testate offrono spunti concreti per innovare altri settori e infrastrutture strategiche:

  • Replicabilità in altri aeroporti e poli industriali: l’architettura modulare del BESS e il processo di rigenerazione delle batterie possono essere adottati in diversi contesti, riducendo l’investimento iniziale;
  • Innovazione sul monitoraggio SoH: algoritmi avanzati miglioreranno la gestione preventiva dei moduli, allungando la vita utile e riducendo i rischi operativi;
  • Integrazione di ulteriori rinnovabili: l’aggiunta di impianti eolici o a biometano potrà costituire micro-reti autosufficienti, accrescendo la resilienza energetica.

Il Progetto Pioneer dimostra che l’innovazione tecnologica e la cooperazione tra grandi aziende possono accelerare la decarbonizzazione e migliorare l’efficienza del sistema energetico. L’Italia si conferma così all’avanguardia nelle soluzioni sostenibili, offrendo un modello di economia circolare esportabile globalmente.

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