Negli ultimi giorni, diverse città italiane, hanno vissuto blackout con interruzioni di corrente che in alcuni casi sono durate fin oltre 10 ore. Questi eventi, accentuati dalle ondate di caldo, hanno scatenato non solo disagi immediati per famiglie e aziende, ma anche riflessioni più profonde sui rischi legati alla rete elettrica e al rapporto tra consumo energetico, costi in bolletta e sicurezza domestica.

Gli episodi recenti

Torino (16–17 giugno 2025)

Di seguito i principali dettagli sul blackout avvenuto a Torino durante metà giugno:

  • Interruzione “a macchia di leopardo”, soprattutto nel centro città, con blackout durati da 8 a 10 ore
  • Gravi danni per negozi, ristoranti e bar: locali chiusi, merci deperite, niente scontrini fiscali
  • Codacons annuncia possibile class action contro Iren per risarcimenti

Firenze, Milano, Bergamo, Roma e metropoli

Ecco cosa è accaduto in altre grandi città italiane:

  • Interruzioni causate da sovraccarico e surriscaldamento della rete sotterranea, con blackout estesi a intere vie
  • Zone dell’hinterland milanese coinvolte: Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Bresso, Cormano e Pioltello

Perché è successo: le cause principali

La sommatoria di fattori critici ha scatenato la crisi energetica:

  • Ondate di caldo estremo
    Il caldo record ha spinto la richiesta di energia a livelli critici, sovraccaricando impianti e cavi
  • Surriscaldamento della rete elettrica
    I cavi interrati si scaldano con alte temperature, provocando cedimenti e scatti di linee
  • Sistema di distribuzione in difficoltà
    Il fenomeno diffuso del blackout “a macchia di leopardo” conferma limiti strutturali del sistema italiano

Impatto su utenze domestiche e bolletta

Analizziamo come queste interruzioni influenzano la vita quotidiana e la bolletta della luce e del gas:

L'interruzione del servizio può causare brown‑out, ovvero tensione “al risparmio”, che danneggia elettrodomestici, trasformatori e impianti domestici, con conseguenti maggiori costi in bolletta.

Modalità difensive consigliate:

  • Scollegare dispositivi alla prima avvisaglia (TV, PC, frigoriferi)
  • Montare gruppi di continuità (UPS) per proteggere apparecchiature sensibili
  • Programmare un sistema di emergenza domestica per garantire autonomia minima in caso di blackout prolungati

Confronto tra città e durata dei disservizi

CITTÀ DURATA AREE COLPITE
Torino 8–10 ore Centro storico e dintorni
Firenze 1–3 ore Vie del centro storico
Milano 1–4 ore Quartieri e comuni limitrofi
Bergamo Pomeriggio (vari h) Centro città
Roma Interruzioni puntuali Zone urbane varie

Implicazioni su abitazione e bolletta

Di seguito alcune strategie per ridurre l'impatto energetico e migliorare l’efficienza domestica:

  • Consumo energetico e tariffe: consumi elevati in orari di punta suggeriscono il passaggio a tariffe orarie.
  • Efficienza in casa: isolamento termico e climatizzazione intelligente riducono il carico sulla rete e i rischi da sbalzi.
  • Autonomia energetica: impianti fotovoltaici con storage garantiscono continuità e vantaggi fiscali.

Cosa può fare il cittadino

Prima di ogni azione, è importante prepararsi e informarsi:

  • Informarsi e prepararsi: gestori e istituzioni devono segnalare criticità; monitorare l’effetto del caldo sulla rete.
  • Proteggere casa e ufficio: installare UPS, generatori o sistemi di accumulo; predisporre una "scatola nera" con luci di emergenza, batterie, caricabatterie solari.
  • Richiedere indennizzi quando spettano: in caso di danni (es. Torino), è possibile richiedere risarcimenti o aderire a class action.

In sintesi: perché è importante e cosa ci insegna

Ecco i principali insegnamenti tratti da questi eventi:

  • L’aumento della domanda energetica durante le ondate di caldo mette a dura prova le infrastrutture nazionali.
  • I blackout a macchia di leopardo evidenziano l’urgenza di investimenti in resilienza, smart grid, rinnovabili e accumulo domestico.
  • L’utente deve adottare soluzioni concrete per prevenire danni, garantire continuità e ottimizzare la bolletta.

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