Impianto elettrico di casa: normativa, costi e bonus per un impianto a norma
L'impianto elettrico di casa è un sistema di distribuzione dell'energia elettrica. Mantenerlo sicuro e a norma è essenziale per garantire il corretto funzionamento degli apparecchi e la protezione degli abitanti. In questa guida scoprirai tutto ciò che serve per progettare, realizzare e adeguare un impianto elettrico secondo le normative vigenti. Nonché i bonus impianti elettrici e le agevolazioni disponibili.
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Table of Contents
- Cos’è un impianto elettrico e quali normative seguire?
- Come realizzare l'impianto elettrico di casa: progetto e fasi principali
- Quanto costa rifare un impianto elettrico? Prezzi al mq e preventivi
- Quali documenti servono per un impianto elettrico a norma?
- Bonus per rifare l’impianto elettrico di casa: chi può richiederlo?
Cos’è un impianto elettrico e quali normative seguire?
Normativa | Descrizione | Obblighi principali |
---|---|---|
CEI 64-8 | Regola la progettazione e la sicurezza degli impianti elettrici a bassa tensione | Salvavita, interruttori magnetotermici, messa a terra, cavi adeguati |
DM 37/08 | Disciplina l'installazione e la certificazione degli impianti tecnologici | Dichiarazione di Conformità (DiCo), installazione da parte di tecnici abilitati |
Come realizzare l'impianto elettrico di casa: progetto e fasi principali
1. La progettazione
La progettazione di un impianto elettrico è obbligatoria in caso di nuova installazione, ampliamento o trasformazione, come previsto dal DM 37/08. Questa fase è essenziale per garantire un impianto sicuro e conforme alle normative vigenti. Durante la progettazione si definiscono:- Il numero di prese e punti luce in base alla superficie dell’immobile;
- Il quadro elettrico e la sua configurazione;
- Il tipo di cavi e la loro sezione, in base alla potenza necessaria;
- L’impianto di messa a terra per la sicurezza.
2. La realizzazione
Per garantire sicurezza ed efficienza, un impianto elettrico deve essere installato seguendo precise fasi operative:- Tracciatura e predisposizione: si individuano i punti di installazione e si realizzano le canaline per il passaggio dei cavi.
- Posa dei cavi elettrici: vengono inseriti cavi certificati, suddivisi in circuiti separati per prese, illuminazione e elettrodomestici.
- Installazione del quadro elettrico: deve includere interruttori differenziali (salvavita), magnetotermici e una protezione adeguata per ogni circuito.
- Montaggio di prese, interruttori e punti luce: il numero di prese deve rispettare gli standard CEI 64-8, con un’installazione sicura e funzionale.
- Collaudo e certificazione: il tecnico verifica l’impianto e rilascia la Dichiarazione di Conformità (DiCo), obbligatoria per attestare il rispetto delle normative.
Elemento | Requisiti minimi |
---|---|
Quadro elettrico | Deve contenere interruttori differenziali e magnetotermici |
Interruttore differenziale (Salvavita) | Obbligatorio per proteggere dalle dispersioni di corrente |
Messa a terra | Necessaria per scaricare eventuali correnti di guasto |
Prese elettriche | Minimo 4 per ambiente nel Livello 1 CEI 64-8 |
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Info
Quanto costa rifare un impianto elettrico? Prezzi al mq e preventivi
Il costo per rifare un impianto elettrico a casa dipende da diversi fattori, tra cui le dimensioni dell’immobile, il livello di complessità dell’impianto e la qualità dei materiali utilizzati. Generalmente, il prezzo viene calcolato al metro quadro (€/mq) o a punto luce, e può variare in base alla tipologia di abitazione e alla normativa vigente.1. Fattori che influenzano il costo
Il prezzo finale dipende da diversi elementi:- Superficie dell’abitazione: più grande è la casa, più punti luce e prese saranno necessari.
- Livello di prestazione dell’impianto: standard minimo (Base), avanzato (Standard) o domotico (Livello 3) secondo la norma CEI 64-8.
- Numero di punti luce e prese: maggiore è il numero di prese e circuiti, più alto sarà il costo.
- Tipologia di materiali: la qualità dei cavi, interruttori e dispositivi influisce sul prezzo finale.
- Tariffe dell’elettricista: il costo della manodopera varia a seconda della zona e della complessità dell’intervento.
2. Quanto costa un impianto elettrico al mq?
Il costo medio di un impianto elettrico si aggira tra 50€ e 90€ al metro quadro, in base al livello di prestazione scelto:- Livello Base → 50€ - 70€/mq (impianto essenziale, minimi requisiti CEI 64-8)
- Livello Standard → 70€ - 80€/mq (impianto con più prese e circuiti separati)
- Livello Domotico → 80€ - 100€/mq (impianto avanzato con domotica integrata)
3. Preventivi
Prima di rifare un impianto elettrico, è consigliabile richiedere più preventivi a elettricisti qualificati. Un preventivo dettagliato dovrebbe includere:- Numero di punti luce e prese da installare;
- Tipologia e marca dei materiali utilizzati;
- Costo della manodopera e tempistiche di lavoro;
- Rilascio della Dichiarazione di Conformità (DiCo).
Quali documenti servono per un impianto elettrico a norma?
Per garantire la conformità e la sicurezza di un impianto elettrico, sono necessari alcuni documenti obbligatori:- Dichiarazione di Conformità (DiCo): sempre obbligatoria per nuovi impianti;
- Dichiarazione di Rispondenza (DiRi): obbligatoria solo per impianti antecedenti al 2008;
- Progetto Elettrico: obbligatorio per impianti >6 kW o >400 mq;
- Libretto di Impianto: richiesto in condomini e locali commerciali.
Bonus per rifare l’impianto elettrico di casa: chi può richiederlo?
Nel 2025, il rifacimento dell’impianto elettrico rientra nelle agevolazioni previste dal Bonus Ristrutturazioni, che permette una detrazione IRPEF del 50% sulle spese sostenute, fino a un massimo di 96.000€ per unità immobiliare. L’agevolazione è valida per lavori di manutenzione straordinaria, compreso l’adeguamento degli impianti elettrici obsoleti. Possono beneficiare del bonus i proprietari di immobili, usufruttuari, comodatari e locatari con il consenso del proprietario. Per accedere alla detrazione, i pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico parlante, specificando la causale e il codice fiscale del beneficiario. La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo. A partire dal 2026, l’aliquota per le seconde case sarà ridotta dal 36% al 30%, diminuendo il vantaggio fiscale per chi posticipa i lavori.Trova l
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