Risparmio energetico, accedere alle agevolazioni

Cos’è il risparmio energetico

I cittadini che facciano lavori che incrementano il tasso di efficienza energetica delle abitazioni esistenti hanno la possibilità di detrarre buona parte dei costi dei lavori di ristrutturazione dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), o dall’imposta sul reddito delle società (IRES). Per quanto riguarda però le imprese, esse potranno sfruttare le detrazioni fiscali solo se le spese sono state sostenute con riferimento ai fabbricati strumentali per l’attività imprenditoriale.

A chi interessano le agevolazioni e come accedervi

Le agevolazioni sono pensate per tutti i proprietari degli immobili in cui vengono effettuati gli interventi, siano essi residenti o meno. Oltre a loro, possono approfittare delle agevolazioni anche tutti i titolari di un diritto reale sull’immobile;

  • i condòmini (per interventi eseguiti sulle parti comuni condominiali);
  • gli inquilini ed
  • i comodatari.

Oltre a ciò, la detrazione può anche essere usata da un familiare convivente con il proprietario dell’immobile oggetto dei lavori, per esempio un coniuge, o un compagno con unione civile, o anche parenti di terzo grado e affini fino al secondo grado, o dal convivente more uxorio. 

Le detrazioni vengono suddivise in 10 rate annuali con lo stesso importo.

Quali vantaggi per le detrazioni

La quota di lavori detraibile può variare dal 50% al 85% del costo, in base alle caratteristiche dei lavori. Questi costi detraibili, comprendono sia i costi per i lavori per il risparmio energetico, sia quelli per le prestazioni dei professionisti necessari per realizzare i lavori ed acquisite la certificazione energetica che serviva. Con un APE (attestato di prestazione energetica).

Chi può beneficiare del bonus ristrutturazioni 2020?

Scopri nello specifico i soggetti che possono richiedere il bonus ristrutturazioni 2020. Le persone fisiche che pagano le tasse in Italia, sia residenti che non, possono accedere al bonus.

La detrazione può essere richiesta non solo dal proprietario ma anche da altri soggetti, se sostengono le spese di ristrutturazione. Tali soggetti devono essere:

  • Intestatari di un diritto di proprietà o nuda proprietà dell’immobile.
  • Titolari di un diritto reale di godimento (come usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • Affittuari, Locatari o comodatari;
  • Soci di cooperative divise e indivise;
  • Imprenditori individuali, se l’immobile non è un bene strumentale.
  • Soggetti che lavorano e producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari)

Nel caso di un contratto preliminare di vendita di un immobile invece, chi l’ha comprato ha la possibilità di accedere al bonus di ristrutturazione se: 

  • E’ già stato insignito nel possesso dell’immobile;
  • Ha commissionato i lavori di ristrutturazione a proprio carico;
  • E’ stato registrato il compromesso a norma di legge.
  • Può beneficiare del bonus ristrutturazioni 2020 anche chi ha eseguito i lavori in proprio sull’immobile, ma solamente per la quota relativa alle spese sostenute per l’acquisto del materiale.

Aggiornato su 1 Giu, 2023

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Paolo A.

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