Bonus Idrico 2024: Tutto Quello Che C’è da Sapere

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Sommario: Il bonus idrico 2023 rientra in una serie di agevolazioni fiscali pensate per chi usa nuove apparecchiature o tecnologie all’avanguardia che consentono un risparmio di risorse.

Infatti, il bonus idrico permette di ottenere vantaggi economici a chi sceglie vasi sanitari, rubinetti e docce di ultima generazione, che limitano il consumo e quindi lo spreco d’acqua. Ma scopriamo di più.

Che cos’è il Bonus Idrico?

Iniziamo il nostro articolo capendo precisamente che cos’è il bonus idrico 2023. Si tratta, come nel caso del bonus condizionatori, di un’agevolazione fiscale di circa 1000€ euro fornita dallo Stato. Questo sussidio rientra nella categoria del bonus sociale, che comprende aiuti economici sul consumo di energia rivolti soprattutto a persone in condizioni di difficoltà finanziarie.

Tuttavia, a differenza di altri casi non è necessario l’ISEE per il bonus idrico, in quanto indirizzato a tutte le persone che installano specifiche apparecchiature per il bagno e cucina relativi alla regolazione del flusso di acqua. Alcuni esempi sono:

  • rubinetti e docce a soffione o a colonna con apparecchi a flusso d’acqua limitato
  • vasi sanitari in ceramica con un sistema a scarico ridotto.

Infatti, questi elementi di ultima generazione consentono un notevole risparmio di risorse idriche e di conseguenza lo Stato ha deciso di aiutare tutti coloro che, acquistandoli, contribuiranno alla riduzione dei consumi di acqua.

Nello specifico, possono usufruire dell’agevolazione:

  • persone fisiche che abbiano compiuto 18 anni di età, indipendentemente dall’ISEE. Diverso è il caso del bonus energia, per cui l’indicatore della condizione economica familiare è un requisito obbligatorio
  • individui con regolare residenza in Italia
  • titolari di proprietà su parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.

Istituito nel 2021, il bonus idrico è stato prorogato nel 2022 e per tutto il 2023 fino al 31 dicembre, con l’attuale Legge di bilancio e alcune novità, che adesso scopriremo nel dettaglio. Invece, se desideri conoscere di più sui bonus per disagio economico e fisico, trovi tutte le informazioni collegandoti al link.

Quali sono le novità sul Bonus Idrico 2023?

Nella proroga del bonus idrico 2022 prevista per il 2023 sono state introdotte delle novità rispetto alla normativa generale. Nello specifico si tratta di:

  1. inserimento all’interno dell’agevolazione anche dei costi sostenuti per smontare le apparecchiature preesistenti in sostituzione di quelle nuove
  2. installazione di sanitari con volume di scarico fino a 6 litri
  3. allacciamento di dispositivi utili a controllare il flusso d’acqua con portata fino a 6 litri al minuto per i rubinetti e a 9 litri al minuto per soffioni e colonne di doccia.

Invece, restano invariati:

  • la somma di denaro concessa per l’agevolazione, pari a 1000€
  • le condizioni per richiedere il bonus, che elencheremo nel prossimo paragrafo.

Sai che molte categorie di lavoratori, sia dipendenti, sia autonomi senza Partita IVA, hanno diritto a un bonus di 200 euro rilasciato dall’INPS? Scopri di più collegandoti all’articolo.

Chi può usufruire del Bonus Idrico?

Vediamo adesso a chi spetta il bonus idrico. Per ottenere l’agevolazione fiscale di 1000€ non sono richieste particolari condizioni. Infatti, è accessibile a tutte le persone fisiche che abbiano avviato i lavori per l’installazione di nuovi sanitari che favoriscano il risparmio di acqua, a queste condizioni:

  • essere maggiorenni
  • possedere regolare residenza in Italia
  • risultare titolari di proprietà di edifici o parte di edifici a scopo residenziale, commerciale o artigianale oppure di singole unità abitative. In entrambi i casi gli immobili devono essere già esistenti
  • godere dei diritti civili, come dichiarato durante la fase di registrazione per la richiesta, che vedremo più avanti.

Interventi Bonus Idrico 2023

Affinché i requisiti del bonus idrico siano soddisfatti, gli interventi sono validi su:

  • vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto dal volume pari o inferiore a 6 litri d’acqua al minuto
  • rubinetti per il bagno e/o la cucina con apparecchi che regolano lo scorrimento dell’acqua con volume pari o minore di 6 litri al minuto
  • docce a soffione o a colonna con appositi dispositivi di limitazione del flusso dell’acqua con volume pari o inferiore a 9 litri d’acqua al minuto.

Il sussidio copre spese sostenute per tutto l’anno relativamente all’installazione delle unità indicate. Può essere utilizzato fino al 31 dicembre 2023 e richiesto esclusivamente una volta. Non è quindi usufruibile da parte di persone che lo hanno già utilizzato.

Sei in procinto di cambiare casa? Allora dovresti informarti riguardo alla voltura dell’acqua: trovi tutte le informazioni utili alla pagina. Invece, per quanto riguarda le spese, ti potrebbe essere utile sapere come funziona la ripartizione del consumo di acqua nel condominio.

La procedura per avere il Bonus Idrico

Una volta elencati tutti i requisiti, vediamo ora la procedura per ottenere il bonus idrico di 1000€.

Innanzitutto, devi collegarti al sito del Ministero della Transizione Ecologica (attualmente Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Ecologica) e selezionare la parte dedicata al bonus idrico. L’accesso è possibile solo utilizzando lo SPID o la CIE (Carta d’Identità Elettronica) quindi assicurati di essere in possesso dell’identità digitale per accedere correttamente alla compilazione della domanda.

Una volta aperta la scheda, dopo aver accettato i termini e le condizioni del servizio, ti sarà chiesto di inserire queste informazioni:

  • dati anagrafici, codice fiscale e recapito di posta elettronica
  • dichiarazione sostitutiva di certificazione che attesti che l’utente non abbia già usufruito del bonus idrico. Inoltre, il sussidio non è cumulabile con altre agevolazioni. Dunque, se si ha avuto accesso ad altri bonus è opportuno specificarlo
  • tutta la documentazione relativa all’immobile di cui si è in possesso
  • fattura elettronica, nei formati indicati dal sistema, che attesti l’acquisto dei beni e la loro conformità nei requisiti tecnici richiesti. (in caso in cui il prezzo sia superiore ai 1000€, il massimo totale rimborsabile sarà sempre di 1000€)
  • coordinate IBAN per l’accredito della somma: ricordati che i dati del beneficiario devono coincidere con quelli dell’intestatario della fattura. Inoltre, non saranno accettati IBAN di libretti postali o di carte ricaricabili LIS.

Completata la richiesta con tutti i dati necessari, potrai confermare l’invio della pratica. Il rimborso bonus idrico sarà saldato n base all’ordine delle istanze ricevute, secondo un sistema di coda monitorato dalla piattaforma, fino ad esaurimento dei fondi. Qualora si verificasse quest’ultima situazione e ci fossero ancora richiedenti in attesa, purtroppo per questi soggetti non sarà possibile usufruire del bonus.

Verificare la pratica del bonus idrico 2023

Ti consigliamo di verificare periodicamente lo stato della pratica, che può riportare le seguenti condizioni:

  • incompleta: significa che manca parte della documentazione obbligatoria da inserire ai fini del corretto inoltro
  • inserita: la tua richiesta è stata acquisita correttamente per essere verificata
  • da inviare a Consap: questo stato indica che la tua pratica è stata accettata e sta per essere inviata alla società che si occupa di versare il bonifico
  • inviata a Consap: è stato preso in carico il saldo del rimborso
  • bonifico eseguito: il saldo è stato trasferito sul tuo conto corrente.

Stati di errore di pratic

In caso di complicazioni la tua pratica potrebbe riportare questi stati:

  • errore in fase di pagamento: indica l’impossibilità di liquidare la somma a causa di uno sbaglio nella comunicazione dei dati bancari. Dovrai quindi procedere ad opportuna modifica
  • richiesta respinta: ti comunica che la tua pratica non può essere accolta in quanto sono state trovate delle incompatibilità con i requisiti per usufruire del sussidio.

Ricorda che durante la fase di modifica è fortemente sconsigliato cancellare la pratica poiché tale azione potrebbe comportare l’impossibilità di inserirne una nuova.

Leggi di più anche sui bonus bebè e mamme: il primo destinato alle donne lavoratrici in dolce attesa senza limite di reddito, mentre il secondo è un sussidio mensile aggiuntivo per chi ha un ISEE non superiore a 7000 euro.

Come fare correttamente la procedura per il Bonus Idrico?

Puoi avviare la procedura del bonus idrico:

  1. autonomamente, registrandoti sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica tramite identità digitale
  2. rivolgendoti ad un CAF specializzato nella pratica, oppure ad un commercialista

Se scegli la seconda opzione, ricordati di portare al professionista incaricato tutti i documenti per il bonus idrico che sono indispensabili, ovvero:

  • fattura che attesti l’acquisto di sanitari e rubinetti secondo le caratteristiche indicate per l’accesso al bonus
  • dichiarazione sostitutiva di certificazione che non si è fatto utilizzo del sussidio
  • informazioni riguardanti l’immobile e la relativa proprietà
  • dati IBAN per l’accredito della somma: l’intestatario deve combaciare con il richiedente.

Qualora non avessi tempo di attendere le lunghe tempistiche per ottenere un appuntamento con i consulenti, puoi rivolgerti direttamente ad un CAF online: scopri di più cliccando sul link.

Come rinnovare il Bonus Idrico 2022?

Hai già usufruito del bonus idrico 2022 e vorresti rinnovare la pratica? In realtà non c’è possibilità di rinnovo, in quanto il bonus idrico:

  • può essere utilizzato un’unica volta
  • non può essere cumulato con altri sussidi
  • ha un limite massimo di erogazione pari a 1000€. Una spesa superiore, quindi, comporterà l’impiego di una differenza di somma a carico del beneficiario.

Per il 2023 è stata comunque prolungata fino al 31 dicembre la possibilità di presentare la domanda per chi ha svolto lavori di installazione di nuovi dispositivi sanitari e di rubinetteria che incentivano il risparmio energetico.

Scopri anche come leggere correttamente il contatore dell’acqua, cliccando sul link.

Vantaggi e Svantaggi del Bonus Idrico

Indubbiamente, il bonus idrico rappresenta un sussidio di tipo economico con due scopi principali:

  1. aiutare le persone nel sostenimento delle spese dei lavori di ristrutturazione e installazione di nuove unità per bagno e cucina
  2. incentivare una maggiore sostenibilità, con l’acquisto di prodotti che limitino al massimo lo spreco di acqua.

Sicuramente nella richiesta dell’agevolazione ci sono condizioni sia vantaggiose sia talvolta svantaggiose per i singoli richiedenti.

Vantaggi

Nello specifico, i benefici consistono in:

  • nessun vincolo in base all’indicatore ISEE. A differenza di altri sostegni sociali, il bonus idrico per rubinetti, docce e vasi sanitari può essere richiesto da qualunque cittadino che sia almeno maggiorenne e risulti proprietario dell’immobile in cui si svolgono i lavori
  • rimborso spese per i lavori di installazione dei sanitari e rubinetti di ultima generazione fino a 1000€, comprese le operazioni di smontaggio delle precedenti unità
  • possibilità di presentare la richiesta in autonomia sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Ecologica attraverso il relativo portale
  • nessun vincolo in base a fabbricati o loro funzione. Possono avanzare richiesta del bonus i proprietari di edifici, parti di edifici o singole unità abitative, che siano utilizzate a scopo commerciale o residenziale.

Svantaggi

Per quanto riguarda i punti meno vantaggiosi del sussidio, possiamo elencare questi:

  • disponibilità fino ad esaurimento dei fondi: infatti, qualora tu presentassi troppo tardi la domanda rischieresti di non usufruire del sussidio, per cui lo Stato stanzia complessivamente 20 milioni di euro. Per assicurarti il rimborso spese ti consigliamo di presentare l’istanza nel minor tempo possibile.
  • cifra massima rimborsabile fino a 1000€. Laddove tu spendessi di più per i lavori di installazione dei nuovi dispositivi per il bagno e la cucina, la differenza non ti verrà riconosciuta
  • impossibilità di presentare nuovamente la richiesta. Infatti, il bonus idrico viene erogato una tantum a seguito della verifica della documentazione che attesti l’installazione dei dispositivi con gli specifici requisiti. Qualora si effettuassero dei nuovi lavori di montaggio di altre unità per il risparmio di acqua, non sarà possibile ricevere un altro sussidio.

Bonus Acqua Potabile

Come già anticipato, il bonus idrico si rivolge a chiunque sostenga spese per il montaggio di dispositivi che limitino il consumo di acqua. Lo stesso obiettivo è posto anche dal bonus Acqua potabile per cui è previsto un rimborso pari al 50% delle spese dovute all’acquisto di:

  1. strumenti di filtraggio dell’acqua
  2. sistemi di raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare
  3. dispositivi per la mineralizzazione.

Tali mezzi sono disposti al miglioramento della qualità dell’acqua potabile e quindi alla riduzione del consumo di bottiglie e altri contenitori in plastica. Anche in tal caso sono imposte delle soglie massime di erogazione del rimborso che equivalgono a:

  • 1000 euro per le persone fisiche proprietarie di uno o più immobili
  • 5000 euro per gli edifici destinati ad attività commerciali o istituzionali.

Anche per fare la richiesta del bonus Acqua potabile è necessario essere provvisti di adeguata documentazione che attesti le spese relative all’installazione dei dispositivi, nonché la proprietà degli immobili interessati. La domanda potrà essere inviata tra l’1 e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello degli interventi. Per consultare la modulistica al riguardo e le condizioni aggiornate al 2023, clicca qui.

Aggiornato su 2 Gen, 2024

redaction La redazione di Prontobolletta
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